Giro-E 2020, partenza il 4 ottobre: da Caltanissetta a Milano

20 tappe, oltre 1500 chilometri con una media di 75 a tappa, per un dislivello positivo complessivo di circa 26 mila metri. Al via l'unico evento al mondo riservato alle bici a pedalata assistita
Giro-E 2020, partenza il 4 ottobre: da Caltanissetta a Milano
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ROMA - Venti tappe, solo una in meno del Giro d'Italia. Questa la novità di Giro-E 2020, che rispetto ai programmi di inizio anno guadagna due tappe e cede alla corsa dei professionisti solo la cronometro di Palermo. Saranno proprio gli incantevoli panorami della Sicilia a dare il via, per la seconda volta in sole tre edizioni, al Giro-E, che già nell'edizione zero del 2018 era scattato dalla Trinacria. Quella volta fu Catania, questa sarà Caltanissetta, il 4 ottobre. Traguardo, come previsto, a Milano, il 25 ottobre, con la crono finale da Cernusco sul Naviglio al centro del capoluogo lombardo, dopo avere percorso oltre 1500 chilometri, con una media di 75 chilometri a tappa, per un dislivello positivo complessivo di circa 26 mila metri. "Siamo orgogliosi di confermare l'edizione 2020 di un evento che per innovazione e ricchezza di contenuti è unico al mondo e ci sta dando grandi soddisfazioni - commenta Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS Sport - Come il Giro d'Italia, anche il Giro-E rappresenterà quest'anno un momento importante della ripartenza del nostro Paese. Questo format che coniuga la bellezza dell'Italia con lo sport e la mobilita' sostenibile e' sempre di piu' l'ambasciatore di una nuova consapevolezza green". Giro-E e' l'unico evento a tappe al mondo riservato alle bici a pedalata assistita. Una e-bike experience che si svolge sulle strade del Giro d'Italia nei giorni del Giro d'Italia e offre ai partecipanti le emozioni della Corsa Rosa: il foglio firma alla partenza, la conquista di una delle sette maglie in palio, la premiazione sul podio dei campioni, una hospitality riservata all'arrivo. Oltre alla straordinaria opportunità di pedalare accanto a leggende del ciclismo come Gianni Bugno o Fabiana Luperini, a campioni di altri sport o manager appassionati di ciclismo.


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