Giro d'Italia, De Gendt si aggiudica 8ª tappa: 2° posto per Gabburo

Il belga ha vinto suggellando una magnifica corsa sul lungomare di via Caracciolo: sul podio l'italiano e e lo spagnolo Jorge Arcas
Giro d'Italia, De Gendt si aggiudica 8ª tappa: 2° posto per Gabburo© ANSA
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NAPOLI - Fughe e inseguimenti per le strade di Napoli aspettando le salite del Blockhaus. In attesa della prima tappa che proverà a fare selezione, il Giro - tornato dopo nove anni sul capoluogo campano - premia la tenacia e il coraggio di un 36enne che dopo 153 chilometri brevi ma intensi, si prende la sua seconda vittoria della corsa rosa a distanza di dieci anni. La perseveranza e la classe portano il nome di Thomas De Gendt, belga della Lotto Saudal, che allo sprint, dopo una fuga a quattro con l'intarprendente Davide Gabburo (Bardiani Csf Faizanè), Jorge Arcas (Movistar) e il compagno di squadra Harm Vanhoucke, sferra l'attacco finale sul lungomare Caracciolo trionfando a braccia alzate. L'aria di Napoli ha ispirato fin dai primi chilometri Mathieu van der Poel che si è subito reso protagonista con un attacco in solitaria all'ottavo chilometro. Sembrava la sua giornata ma una serie di errori tattici non hanno permesso all'olandese di incidere come avrebbe voluto. La sua fuga è infatti durata una manciata di chilometri e dopo essere stato raggiunto da una ventina di corridori Van der Poel è resta nella pancia dei battistrada per poi sferrare un secondo attacco dopo oltre 100 chilometri di gara. Lo strappo sull'ultimo passaggio del lago di Lucrino, ha impresso una seconda fiammata che ha allungato il drappello di testa inducendo però quattro corridori ad un contropiede che si è poi rivelato vincente. De Gendt, Vanhoucke, Arcas e Gabburo hanno iniziato a prendere il largo e negli ultimi 34 chilometri del gruppo degli inseguitori solo in cinque puntano a ricucire il gap. Van der Poel però è marcato stretto, così come Girmay che con Schmid, Poels e Martin, accumulano un ritardo di tre minuti.I quattro di testa reggono all'inseguimento arrembante del quintetto anche quando Van der Poel e Biniam Girmay, i più brillante rompono gli indugi sferrando l'ennesimo attacco a meno di sei chilometri dall'arrivo. Ma è ormai troppo tardi. Nel finale la bagarre è a quattro e De Gendt, dopo aver lavorato per un stanco Vanhoucke, decide di andare a prendersi la tappa. Negli ultimi cento metri il belga impone un ritmo al quale Gaburro non riesce a rispondere accontentandosi della seconda piazza. Per il 36enne la vittoria fa il paio con il successo del 2012 al Passo dello Stelvio, edizione che chiuse al terzo posto in classifica generale."Ho vinto il traguardo volante prima, ho cercato di lavorare per Vanhoucke. Ma ho visto che non riusciva a tenere e quindi ho provato a mantenere la velocità. Lui ha continuato in modo perfetto fino a 300 metri dall'arrivo. Tutti aspettavano attaccasse Van der Poel, tutti gli altri tenevano d'occhio lui e Birmay e noi siamo riusciti a tenere un po' di vantaggio fino alla fine", ha dichiarato De Gendt a fine tappa. Ad uscire tatticamente sconfitto da questa tappa è stato van der Poel, apparso deluso, mentre lo spagnolo Juan Pedro Lopez (trek Segafredo) non ha nascosto la sua felicità per essere riuscito a mantenere la maglia rosa contenendo, grazie al lavoro della sua squadra, gli assalti di Lennard Kamna (Bora). Per lo spagnolo era l'ultimo giorno relativamente facile prima del muro del Blackhaus. Da qui il Giro è destinato a cambiare volto.


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