Vuelta da incubo tra pioggia e buio totale, ciclisti furiosi: "Non siamo scimmie"

Il campione in carica dopo aver tagliato il traguardo si è lasciato andare a un lungo sfogo: le parole
Vuelta da incubo tra pioggia e buio totale, ciclisti furiosi: "Non siamo scimmie"
2 min

BARCELLONA (SPAGNA) - Non è iniziata al meglio la prima tappa della Vuelta di Spagna 2023, ultima corsa a tappe dell'anno dopo il Giro d'Italia e il Tour de France. A Barcellona si è infatti svolta la cronosquadre, 15 km con le partenze cadenzate tra un team e l'altro. La tappa è stata caratterizzata non solo dalla pioggia battente ma anche da alcune decisioni organizzative che hanno messo in serio pericolo l'incolumità dei ciclisti. Il maltempo e l'orario tardo in cui si è deciso di far iniziare la gara ha portato gli ultimi tour a correre letteralemente al buio.

Evenepoel: "Vergogna!"

In particolare la Soudal Quick-Step ha tagliato il traguardo completamente al buio, situazione che ha scatenato la reazione furiosa del campione in carica Remco Evenepoel: "Hai tutta la giornata per fare una cronosquadre. La pioggia è pioggia, rischi già tanto. È ridicolo quando è così buio. Gli organizzatori dovrebbero pensare alla sicurezza. Non si vedeva nulla. È impossibile gareggiare così. In alcune strade non c'erano nemmeno le luci ed era diventata una questione di vita o di morte, lì non vedevamo niente. Non potevamo vedere nemmeno le macchine… Una situazione da assoluti irresponsabili, siamo professionisti non delle scimmie che corrono in un circo equestre, una vergogna!", questo lo sfogo del campione appena tagliato il traguardo.


© RIPRODUZIONE RISERVATA