Longines Global Champions Tour, è lo stadio dei francesi

Doppietta transalpina nelle prime gare 5*, con Epaillard e Delestre. Bel debutto per Alvaro: subito un quinto posto
Longines Global Champions Tour, è lo stadio dei francesi© Getty Images for FEI
Mario Viggiani
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Charme, sfarzo, ma sì, anche lusso e ricchezza fanno rima con Francia. E allora poco da meravigliarsi se ieri, con le gare 5* della tappa romana del Longines Global Champions Tour, i cavalieri transalpini si siano presi la scena allo Stadio dei Marmi. Due prestazioni sontuose, prima quella di Julien Epaillard con la baia Queeletta nella “due fasi” a 1,45 m e poi l’altra di Simon Delestre con il grigio Filou Carlo Zimequest “contro il tempo” a 1,50/1,55, questa nella gara che valeva come primo round della League a squadre, competizione di spirito e regolamento cervellotici che coinvolgeranno sì il marketing ma poco o niente il pubblico, interessato all’abilità di cavalieri e cavalli e non ad americanate che poco si addicono al salto ostacoli. Pubblico che ieri ha riempito le tribune allestite ai Marmi sotto le splendide statue. Lo farà anche oggi, in particolare per il Gran Premio che avrà inizio alle 16.30. Francesi pronti a ripetersi, ma occhio comunque al belga Pieter Devos, leader della classifica LGCT, e soprattutto al britannico Ben Maher, ieri ammiratissimo con Explosion W.

I NOSTRI - Se Martin Fuchs, argento olimpico a Rio 2016 e recentissimo oro europeo a Rotterdam, l’ha voluto con sé in scuderia in Svizzera, evidentemente a 23 anni il nostro Matias Alvaro è una scommessa con la quale si andrà alla cassa. Al debutto assoluto in un 5*, l’italo-argentino s’è visto affidare da Fuchs il suo Karel VDB in tutto e per tutto («Una bella responsabilità»), nel senso che Matias qui a Roma è in proprio, senza il team in appoggio, e ieri è subito arrivato un bel risultato: quinto nella “due fasi” vinta da Epaillard, con l’onore di andare in premiazione. Oggi tornerà in campo con il cavallo del cuore, Tempo des Brieres, e cercherà di guadagnarsi la partecipazione al Gran Premio. Nella stessa gara tanti rimpianti per Emanuele Gaudiano con Carlotta: un errore sul penultimo salto della seconda fase ha vanificato il favoloso crono di 21”56 che gli avrebbe consegnato la vittoria. In mattinata invece c’era stato il primo successo italiano nelle gare 2* con la 26enne lombarda Vanessa Barea, amazzone ma anche general manager di un’importante azienda tecnica del settore equestre, la Safe Riding.

ROBERT & VERONA - Tornando a parlare di Francia, ieri mattina ai Marmi è stata presentata la 121ª edizione di Fieracavalli, che si terrà a Verona dal 7 al 10 novembre. Ospiterà la tappa italiana dalla World Cup indoor e il primo iscritto è un nome nobile del jumping mondiale: quello del 70enne Michel Robert, da poco tornato con soddisfazione alle gare, perché davvero non c’è età per competere ai massimi livelli nell’equitazione. Ritiratosi alla fine del 2013, in precedenza campione europeo a squadre nel 1982 e bronzo olimpico a squadre nel 1988 e nel 1992, Robert s’è appena segnalato per la vittoria nel Piccolo GP del 5* a San Gallo, in Svizzera, e nel GP del 3* di Valencia, in Spagna. Il cavaliere di Corbelin ha peraltro stretto una collaborazione proprio con Fieracavalli, diventando il responsabile della parte sportiva della Academy varata dall’ultracentenaria rassegna veneta. Il 9 novembre a Verona ci sarà così anche la possibilità di partecipare ai corsi teorici e pratici di equitazione naturale della “Wow Michel Robert Experience”.


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