Polo: Villa A Sesta al bis

Il club toscano si conferma campione d'Italia: il team VAS-Pier.Gio. batte in finale Battistoni-Castelluccia per 8-7. La “finalina” per il terzo posto vinta da Nautor’s Swan
Polo: Villa A Sesta al bis© EQUI-EQUIPE
2 min

Secondo scudetto consecutivo per il Villa a Sesta Polo Club: il team VAS-Pier.Gio. ha replicato il successo dello scorso anno, battendo Battistoni-Castelluccia per 8-7 sul campo del Roma Polo Club. La formazione toscana, capitanata da Giorgio Cosentino e composta da Eduardo Menendez jr, Ignacio Brunetti e Tomas Astelarra, ha avuto la meglio dopo una finale molto combattuta, chiusa con appena un gol di differenza, nella quale il gioco non ha mai perso velocità e ingaggio da parte delle squadre.

«È stato un campionato difficile, molto partecipato, con un alto livello delle squadre – ha commentato Cosentino, imprenditore pugliese che si allena con regolarità nell’impianto modello di Villa a Sesta, nella campagna di Arezzo - Lo scorso anno in campo c’erano infatti solo quattro team e ci sentivamo molto più tranquilli. Sono davvero soddisfatto della squadra, composta per tre quarti da ragazzi giovanissimi e fortemente talentuosi».

Il team Battistoni-Castelluccia, dominatore delle due partite di qualificazione, era composto da Alessandro Barnaba (capitano), Stefano Giansanti, Patricio Rattagan e Giordano Magini.

Nella “finalina” per il terzo posto il Nautor’s Swan (capitana Ginevra Visconti, Ginevra D’Orazio, Joaquin e Segundo Copello) ha superato La Vandea per 3-1 (1 gol per differenza di handicap), dove l’unico giocatore che ha fatto aggiornare il tabellone è stato Segundo Copello.

Il Trofeo Roma Polo Club, disputatosi all’Acquedotto Romano con la formula americana tra Los Avellanos, Land Rover e Acquedotto Romano, ha visto la vittoria del team del circolo ospitante di cui faceva parte anche il giocatore più giovane in campo, il 14enne Henry Elser.

Nella foto Marco Di Paola, presidente della FISE, in premiazione con i campioni italiani: da sinistra Eduardo Menendez jr, Giorgio Cosentino, Ignacio Brunetti e Tomas Astelarra.


© RIPRODUZIONE RISERVATA