Il grido d'allarme della Ginnastica italiana: il presidente Di Cerbo scrive alla Vezzali

Lettera aperta al Sottosegretario allo Sport, al presidente del CONI, Giovanni Malagò, e al presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, per rappresentare la drammatica situazione che vivono le Associazioni Sportive Dilettantistiche. «Occorre un sostegno rapido e concreto subito».
Il grido d'allarme della Ginnastica italiana: il presidente Di Cerbo scrive alla Vezzali
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Il presidente della Lega Ginnastica, Antonello Di Cerbo, ha inviato una lettera aperta al Sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, e per conoscenza al presidente del CONI, Giovanni Malagò, ed al presidente di Sport e Salute, Vito Cozzoli, rappresentando la drammatica situazione che vivono le Associazioni Sportive Dilettantistiche e chiedendo un sostegno rapido e concreto.
EFFETTO PANDEMIA - «La pandemia – scrive Di Cerbo al Sottosegretario Vezzali - ha inciso in modo improvviso e drammatico, con un impatto senza precedenti, sulla salute e sulla vita quotidiana delle persone, comportando conseguenze a breve e lungo termine sulla società e su molti settori dell'economia, tra cui lo sport. Le restrizioni alla mobilità e il “confinamento” hanno colpito in pieno questo settore con tutti i suoi attori: atleti, allenatori, istruttori, amministratori (dipendenti di organizzazioni sportive), volontari, funzionari delle competizioni (ad esempio arbitri, delegati), aziende, in particolare micro e piccole imprese. La crisi economica derivata dal periodo pandemico con l’aumento dei costi di gestione (in ultimo energia elettrica e gas), causerà, soprattutto per quanto riguarda lo sport di base, il fallimento di molte Associazioni Sportive Dilettantistiche, mettendo in pericolo il futuro di tutti gli sport di base».
GRIDO D'ALLARME - Di Cerbo rappresenta un quadro molto difficile, aggravato dalla perdita di sponsor e di finanziamenti pubblici, «che provocherà la morte di tantissime realtà sportive di piccole e medie dimensioni, che saranno costrette a chiudere i battenti definitivamente». Il presidente della Lega Ginnastica nella sua lettera aperta al Sottosegretario Vezzali ricorda come «nell'UE il PIL legato allo sport è pari a 279,7 miliardi di euro e non dovrebbe essere sottovalutata la forza sia economica che sociale dell'industria sportiva come strumento per affrontare e superare la crisi economica causata dalla pandemia. Pertanto, il Governo dovrebbe avere un interesse particolare nella protezione dei posti di lavoro nell’industria dello sport. Inoltre, i benefici sociali correlati allo sport e all’attività fisica contribuirebbero alla ricostruzione della società durante e dopo la crisi».
SOSTEGNI CONCRETI - Nella parte conclusiva della sua lettera aperta il presidente della Lega Ginnastica spera che queste circostanze siano anche «un’opportunità per innovare, ripensare le politiche e stabilire un nuovo ordine di priorità a lungo termine. Investire nello sport e nell'attività fisica per migliorare la salute è oggi più importante che mai anche per raggiungere il traguardo di un’economia sostenibile e sana». Di Cerbo chiede, quindi, «un’attenzione e un sostegno economico rapido, concreto e adeguato a favore di un settore che è stato completamente abbandonato a sé stesso».


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