Ginnastica, inchiesta della Procura di Brescia per violenze psicologiche

Il tutto è nato dall'esposto della madre di due giovani sorelle ginnaste, che ha denunciato maltrattamenti dal loro allenatore
Ginnastica, inchiesta della Procura di Brescia per violenze psicologiche
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BRESCIA - Maltrattamenti al momento a carico di ignoti: è l'inchiesta della Procura di Brescia partita dall'esposto della madre di due giovani sorelle ginnaste che ha denunciato presunte violenze psicologiche nei confronti delle figlie da parte degli allenatori. Le due ragazzine, che nel frattempo si sono ritirate, si allenavano in una palestra del Bresciano. L'indagine della Procura, coordinata dall'aggiunto Alessio Bernardi e dal Procuratore Francesco Prete, è stata affidata alla Squadra Mobile e fa parte di un quadro più ampio. La storia riguarda infatti parecchie ragazze e ex Farfalle della Nazionale Italiana, come Nina Corradini e Anna Basta, che hanno denunciato quello che accadeva dietro le quinte nel mondo della ginnastica ritmica come presunte umiliazioni, vessazioni e pressioni, legate soprattutto al peso.


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