Coronavirus, il golf non si ferma negli Stati Uniti

Riaprono i circoli, con sconti e protezioni necessarie
Coronavirus, il golf non si ferma negli Stati Uniti© Bongarts/Getty Images
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Oggio sarà il turno di quelli del New Hampshire. Il golf negli Stati Uniti non solo non ha mai chiuso durante la pandemia e il lockdown, ma si prepara a riaprire completamente le porte. Per la National Golf Foundation il 93% dei percorsi di gara saranno completamente operativi entro il 17 maggio. Per via del coronavirus solo 3 stati su 50 dal 11 maggio continueranno a tenere chiuse le porte al green: Massachusetts, Vermont e Maryland (oltre all'Alaska dove i Club sono chiusi per via della bassa stagione). Ad aver ripreso l'attività anche campi eccellenti come il Pebble Beach e lo Spyglass Hill - entrambi in California - all'insegna delle promozioni. Tariffe scontate a Pebble Beach, teatro dello US Open 2019, dove per tutto il mese di maggio si potrà giocare con una riduzione del 14% rispetto a prima. "Saldi" anche per lo Spyglass Hill, con un -22% per i tee time. Agli utenti sono proposti anche "pacchetti di cura" che comprendono salviette disinfettanti, una mascherina e una matita per segnare lo score. L'11 maggio oltre a quelli del New Hampshire riaprirà i battenti il Bandon Dunes Golf Resort, complesso golfistico nell'Oregon che annovera, tra le sue fila, 4 campi da 18 buche tutti classificati tra i migliori 100 nella graduatoria di GolfDigest. Tutti gli utenti avranno l'obbligo d'indossare la mascherina e ci sarà anche un servizio bus navetta con scudi protettivi in plexiglas e "stazioni" dove si potranno lavare e disinfettare le mani. L'America prende precauzioni ma non rinuncia al golf. In attesa della ripresa dei tornei ufficiali, al via l'11 giugno (a porte chiuse) a Fort Worth, in Texas, col Charles Schwab Challenge, negli States il golf è sempre più protagonista, anche durante la pandemia.


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