AT&T Byron Nelson, Molinari recupera. Munoz sempre primo

L'azzurro guadagna 14 posizioni ma resta lontano, mentre il colombiano è ancora in vetta davanti a Spieth
AT&T Byron Nelson, Molinari recupera. Munoz sempre primo© EPA
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Negli Stati Uniti, Sebastian Munoz con un totale di 195 (60 69 66, -21) resta da solo in testa (proprio come già verificatosi al termine del primo round) alla classifica dell'AT&T Byron Nelson, torneo del PGA Tour. A McKinney, in Texas, dopo il "moving day" il colombiano ha un solo colpo di vantaggio sull'americano Jordan Spieth (nono nel world ranking), secondo con 196 (-20) davanti al cileno Joaquin Niemann, terzo con 197 (-19). Sul percorso del TPC Craig Ranch (par 72), condividono invece la quarta posizione con 198 (-18) gli statunitensi Justin Thomas (ottavo nell'ordine di merito mondiale) e James Hahn (che ha rimontato 34 posizioni grazie a un round chiuso in 61, -11, con un eagle e nove birdie). Negli Usa, Munoz insegue il secondo titolo sul PGA Tour dopo quello arrivato nel 2019 al Sanderson Farms (nel suo palmarès anche un exploit nel 2016 su quello che oggi è il Korn Ferry Tour e due affermazioni nel 2015 in Colombia). Alla sua prima gara dopo quella all'RBC Heritage, Spieth (texano, gioca in casa) punta una nuova impresa, la 14esima sul circuito (cifra comprensiva di tre Major).

Scala posizioni Molinari, ma è lontano

Ha guadagnato 14 posizioni Francesco Molinari, da 61° a 47° con 206 (69 70 67, -10) dopo un terzo giro chiuso in 67 (-5), avvalorato da sette birdie e macchiato da due bogey. Bella reazione del torinese, protagonista nelle prime 15 buche del "moving day", senza errori. Partito dalla 10, il vincitore dell'Open Championship 2018 ha pagato a caro prezzo due bogey arrivati alla 7 e alla 8. Classifica corta in Texas dove sogna il secondo successo consecutivo nella competizione il sudcoreano Kyoung-Hoon Lee, che difende il titolo ed è ora sesto con 199 (-17) al fianco del sudafricano Charl Schwartzel e dell'americano Ryan Palmer. Nella Top 10, noni con 200 (-16), anche gli statunitensi Scottie Scheffler (numero 1 mondiale), Beau Hossler e Davis Riley.


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