Ippica, profondo rosso a febbraio: scommesse a -15%

Il successo delle scommesse su eventi virtuali e il crollo delle giocate sull'ippica, secondo gli operatori, rende se possibile ancora più reale, urgente e necessaria una riforma complessiva del settore
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ROMA - Il business delle scommesse ippiche vale ormai la metà degli incassi del betting virtuale: a febbraio, la raccolta di puntate sulle corse dei cavalli si è fermata a 50,4 milioni di euro, 2,2 milioni in meno rispetto al mese scorso nonostante un aumento di 209 corse su cui giocare. Un dato deludente, ancora una volta, che rappresenta poco più del cinquanta per cento del virtual gaming, che a febbraio ha toccato quota 90 milioni di euro. Il calo degli incassi ippici è addirittura del 15% rispetto al febbraio del 2013, anno in cui sono stati raccolti complessivamente poco più di 700 milioni di euro, cui vanno aggiunti circa 60 milioni provenienti dalle scommesse a quota fissa. Il successo delle scommesse su eventi virtuali e il crollo delle giocate sull'ippica, secondo gli operatori, rende se possibile ancora più reale, urgente e necessaria una riforma complessiva del settore, abbinata ad una nuova campagna di promozione.


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