In avvicinamento all'incontro di mercoledì 1 luglio al Mipaaf tra le categorie ippiche e il sottosegretario on. Giuseppe Castiglione, diffuso anche un comunicato del SIAG, il Sindacato Italiano Allenatori Guidatori, “fronte duro” della protesta di questi giorni, protagonista del sit-in in pista di sabato a Cesena (nella foto), con firmatari i suoi rappresentanti di regione (Campania - M. Pignatelli; Friuli Venezia Giulia - R. Todaro; Lazio - L. Becchetti; Lombardia - M. Castaldo; Marche - G. Pacileo; Piemonte - S. De Lorenzo; Puglia - G. De Filippis; Sicilia - G. La Rosa; Toscana - Gab. Baldi; Veneto - W. Zanetti). «Il SIAG è pronto per la riunione del 1 luglio 2015 con l'on. Castiglione per ribadire le richieste che hanno fatto si che dalla manifestazione del 23 giugno 2015 si passasse al blocco dei partenti delle corse al trotto per i seguenti motivi: pagamento immediato premi novembre-dicembre 2012; proroga della delega dei pagamenti al dott. Bittini; calendario e stanziamento di 97 milioni per l'anno 2015; consulta ippica per discutere qualunque riforma del settore; varie e eventuali». Ricordando inoltre «a tutto il settore e ai politici che i professionisti non possono essere messi in disparte: senza i guidatori e gli allenatori, i cavalli non possono prendere parte a nessuna gara che permetta allo Stato e ai concessionari di incassare le percentuali sulle scommesse, e agli ippodromi di incassare i corrispettivi per impianti, scommesse e segnale televisivo», il SIAG evidenzia la forza e la compattezza dimostrate dai propri associati in queste giornate di protesta e invece sottolinea ironicamente le diverse scelte operate «dagli allenatori e guidatori che hanno partecipato alle corse dei giorni 27 e 28 giugno (Cesena e Modena) e che parteciperanno a quelle del 30 giugno (Cesena) a discapito e disprezzo dei loro colleghi».