Basta con gli "intrusi” in pista!

La storia s'è ripetuta oggi alla 5ª corsa di Agnano: Specialess lanciato verso la vittoria, il suo artiere (e figlio del driver) esulta in mezzo alla pista a ridosso degli altri cavalli, con United As squalificato per ambio quando era secondo. Vitagliano multato di 250 euro, ma servono provvedimenti più severi
Basta con gli "intrusi” in pista!
di Mario Viggiani
2 min

Ci risiamo. Da un po’ di tempo la Ippodromi Partenopei ha anche predisposto un presidio di controllo per evitare quelle scene incresciose, e pericolose, avvenute più volte in passato: ad Agnano come in altri ippodromi di trotto, e non solo in Campania. E invece oggi è accaduto di nuovo…

A corsa ancora in pieno svolgimento, la quinta del convegno napoletano, in zona traguardo c’è stata una persona che s’è pericolosamente avvicinata ai cavalli in pieno sforzo per esultare e accompagnare verso il palo d’arrivo quello che ormai era lo scontato vincitore, Specialess. Non ai margini della pista, però, ma decisamente vicino a uno degli avversari, United As, che proprio in quegli istanti s’è “aperto” di ambio, perdendo così il trotto e il secondo posto, venendo inevitabilmente squalificato dalla giuria. E ancora più vicino, quasi sfiorato da altri cavalli sopraggiunti successivamente.

United As era già incerto nell’andatura da qualche metro e probabilmente l’errore e la squalifica ci sarebbero stati comunque, impressione dei più, ma questo non lo sapremo mai, grazie all’inammissibile comportamento dell’isolato “invasore”. Che poi invasore stavolta non era, in quanto è stato identificato nel figlio di Andrea Vitagliano, allenatore e driver del vincitore Specialess: è rimasto in pista dopo le fasi di allineamento dei cavalli dietro l’autostarter, nelle quali da artiere aveva accompagnato il cavallo di famiglia.
Papà Vitagliano, per il comportamento del figlio, è stato multato di 250 euro. E se l’andatura di United As fosse stata invece pregiudicata dall’episodio, quali provvedimenti sarebbero stati presi? Ci sarebbe stata una multa a favore del proprietario di United As, come quando in corsa si verifica un danneggiamento che compromette il miglior risultato di un cavallo?

Forse per il futuro, e in tempi brevi, è il caso di prevedere norme più severe, in relazione a fatti del genere, a partire magari dall’esclusione dalle piste di chi proprio non riesce a stare dall’altra parte dello steccato. Che siano figli di guidatori, artieri o anche proprietari di campioni del nostro trotto, come accaduto in un passato recente (si parla del GP Città di Torino). O bisogna aspettare che uno di questi "intrusi”, magari cadendo nella sua corsa sfrenata (è avvenuto a Montegiorgio), venga travolto da un cavallo lanciato verso il traguardo?


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