Enable inabile al tris

Waldgeist vola nel finale con uno scatenato Boudot e le nega il terzo successo nell'Arc de Triomphe. Dettori: «Era stanca, negli ultimi 200 metri, Colpa anche del terreno». Demuro jr terzo con Sottsass
Enable inabile al tris© FRANCE GALOP/APRH
di Mario Viggiani
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Enable inabile: niente tris nell’Arc de Triomphe. Non è riuscita a realizzare l’ennesima impresa di una carriera che resta comunque strepitosa. Resta così in compagnia degli altri cavalli che prima di lei avevano siglato due volte la madre di tutte le corse: Ksar, Corrida, Tantieme, Ribot, Alleged e Treve a stretto giro di calendario, Motrico dopo aver saltato un giro.

C’è andata vicina, Enable, chiudendo seconda e facendo quindi meglio di Treve, che nel 2015 al terzo tentativo arrivò quarta. Con Lanfranco Dettori, suo fedelissimo pilota, ai 50 metri finali (nella foto) è stata volata via dal vecchio rivale Waldgeist, sempre ben battuto nei tre confronti precedenti (era stato quarto nell’Arc 2018, quinto nel Breeders’ Cup Turf 2018 e terzo nelle King George 2019, tutte corse ovviamente vinte da Enable). Forse Frankie avrebbe potuto ritardare l’ultima accelerazione, dopo aver già messo in ginocchio Sottsass e Japan, ma probabilmente questa è solo una riflessione a freddo, a corsa fatta e persa.

Waldgeist è finito come sempre fortissimo in mezzo alla pista, largo rispetto a Enable, in modo da non ingaggiare un corpo a corpo controproducente. Cristian Demuro è stato bravo lungo tutto il percorso a seguire le mosse di Frankie, ma il suo Sottsass e l’altro 3 anni Japan non sono stati in grado di giocarsela fino all’ultimo con gli anziani, chiudendo terzo e quarto.

«Negli ultimi 200 metri Enable era stanca, colpa del terreno faticoso direi», l’asciutto commento di Dettori. «Il futuro della cavalla? Deciderà come sempre il principe Abdullah», la risposta in coro dell’allenatore John Gosden e di Lord Teddy Grimthorpe, racing manager del proprietario, senza neppure accennare all’eventuale nuovo tentativo nel Breeders’ Cup Turf o addirittura a un improbabile altro anno di carriera agonistica nel 2020, quando ci sarà il centenario dell’Arc.

IL VINCITORE - Waldgeist è il classico cavallo... del mondo: inglese di nascita, da sempre però tedesco di proprietà (appartiene per il 75% alla Gestut Ammerland di Dietrich von Boetticher, che da tempo ne ha ceduto il 25% al Newsells Park Stud dei connazionali Jacobs) e francese di allenamento. Per la Germania è il terzo Arc dopo quelli di Star Appeal (1975) e Danedream (2011).

Il suo trainer è Andre Fabre, il “muto di Chantilly”, così soprannominato per la sua scarsa propensione a parlare con la stampa, più che altro quella locale. Di poche parole ma di molti fatti, Fabre, capace di mettere in bacheca l’ottavo Arc dopo quelli di Trempolino, Subotica, Carnegie, Peintre Celebre, Sagamix, Hurricane Run e Rail Link, il primo dei quali ormai nel lontano 1987. Primo Arc invece per il fantino Pierre Charles Boudot, pure lui francese, davvero da applausi nel weekend: sabato aveva vinto quattro corse, ieri ha fatto suo anche il Foret con One Master.

Reazioni a tutto tondo nel clan del vincitore: «Non pensavo che avremmo mai battuto Enable», le parole dello stupito von Boetticher, «Pierre Charles prima della corsa aveva detto “Andiamo a vincere l’Arc”», la rivelazione di Fabre, «Waldgeist è il cavallo della vita, ha un cuore grande così. Ora posso morire tranquillo...», la chiusura di un iperbolico Boudot, irrefrenabilmente sopra le righe davanti ai 32.000 spettatori di Longchamp.

ALTRI ITALIANI - Nell'Arc c'era Soft Light, supplementato alla poco modica cifre di 120.000 per Claudio Marzocco: non ha demeritato, da outsider a 85 contro 1 al PMU, ma non è stato che sesto. Tra i fantini, Antonio Fresu decimo con General Lady con Arabian World Cup e Andrea Atzeni ultimo con Waldpfad nel Foret. Per Dettori, un secondo posto con Alson nel Lagardere e un quarto nel Foret con Safe Voyage. Tra i cavalli, Sestilio Jet ottavo nell'Abbaye dopo partenza al ralenty e tante lunghezze regalate ai più veloci.

Prix de l’Arc de Triomphe (gruppo 1, 5.000.000 €, m. 2400): 1. Waldgeist (P.C. Boudot), 2. Enable, 3. Sottsass, 4. Japan. Distacchi: 1 3/4 - 1 3/4 - 1/2. Tot. 13,90 1,60 1,05 1,45 (23,50) Trio 96,89.


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