Skalleti scherza, Call Me Love saluta

Il francese senza fatica nel Roma: Reynier punta ad Ascot nel 2020. La femmina vince il Lydia Tesio all'ultima corsa con la giubba Effevi: Branca improvvisa la corsa di testa perfetta e fa la "manita”
Skalleti scherza, Call Me Love saluta© HG ROMA/SAVI
di Mario Viggiani
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La pioggia ha risparmiato almeno i cinque gran premi e così c’è stato modo di divertirsi alle Capannelle, dove c’è stato un discreto pubblico nonostante il cielo grigio, grazie anche a “Vino e Olio in festa”. Soprattutto s’è ammirato un serial winner come il francese Skalleti, a spasso nel Roma, e nel Lydia Tesio s’è salutata con affetto Call Me Love, che ora proseguirà la carriera negli Usa (per Ryuzo Kaimoto) e poi farà la mamma in Giappone (per Teruya Yoshida).

SKALLETI - L’Italia piace molto a Jerome Reynier, ippicamente parlando. L’ha scoperta nell’ottobre 2014, quando il suo Line Drummer si piazzò terzo nel Premio del Piazzale. Da allora ci ha messo un po’, prima di tornarci, nonostante da Marsiglia (la sua base è il centro di allenamento a Calas) gli ci voglia davvero poco, e i risultati hanno continuato a dargli stagione: con Royal Julius è stato secondo nel Ribot 2017, primo nel Presidente della Repubblica 2018, quarto nel Roma 2018 e secondo nel Federico Tesio 2019. Stavolta a Capannelle ha portato il gioiello di scuderia, Skalleti, che finora in Francia aveva vinto nove corse su dieci, e il Roma non poteva certo scappargli. Il grigio, con Pierre Charles Boudot in sella, ha scherzato con i nostri: rimasto in quarta posizione al piccolo galoppo, in dirittura, è risalito con disinvoltura all’interno del battistrada Presley e l’ha volato sul terrenaccio senza mai sprecarsi. Inevitabile chiedere a Reynier, formatosi prima come agente di allevamento alla scuola irlandese di Godolphin e solo dopo diventato allenatore, i motivi dell’unica sconfitta rimediata in carriera da Skalleti. «Quel giorno (nel febbraio scorso, a Cagnes sur Mer - ndr) era particolarmente nervoso, è andato in corsa scarico. Per me è un cavallo da gruppo 1 (e Boudot concorda nel giudizio - ndr), ora va a riposo e il prossimo anno vorremmo puntare al Royal Ascot». Il plurale comprende la volontà del proprietario, Jean Claude Seroul, tra le sue tante attività editore del quotidiano ippico francese Paris Turf.

CALL ME LOVE - Terza nel Derby contro i maschi e terza nelle Oaks, Call Me Love prima di lasciare l’Italia ha onorato la giubba della Effevi di Felice Villa (anche se in questa corsa correva già al 50% per i “jap”) con un capolavoro di quel genietto che si chiama Fabio Branca. L’aveva detto prima di salire in sella («Qui mi sa che in testa non ci va nessuno»), i Botti si erano raccomandati con lui («Bé, non andarci tu») e Branca ha fatto a modo suo, restando appunto davanti a tutti dopo aver preso rapidamente posizione alla sgabbiata. Se l’è gestita al meglio e in retta d’arrivo ha tenuto botta alla grande, prima all’altra italiana Elisa Again, poi rimasta eccellente terza, e poi soprattutto alla francese Moonoon, infine seconda a una lunghezza appena abbondante ma solo perché Fabio era ormai impegnato a fare la “manita” (nella foto: quinto successo in questa corsa, quarto invece per la Effevi).

Premio Roma (gruppo 2, 257.400 €, m. 2000 p.g.): 1. Skalleti (P.C. Boudot), 2. Presley, 3. Thunderman, 4. Time To Choose. Distacchi: 2 - 2 1/4 - 3. Tot. 1,38 1,14 2,32 (5,63).

Premio Lydia Tesio (gruppo 2, 308.000 €, m. 2000 p.g.): 1. Call Me Love (F. Branca), 2. Moonoon, 3. Elisa Again, 4. Binti Al Nar. Distacchi: 1 1/2 - 3/4 - 4. Non ha corso Wish You Well. Tot. 2,20 1,27 1,55 1,57 (8,43) Trio 15,75.


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