“Endo” sempre più arabo

Per la prima volta il principe Abdulaziz bin Ahmed Al Saud ha in allenamento un purosangue fuori dall'Arabia Saudita: svanito l'acquisto di Time Shanakill, ha comprato il 50% del fratellastro di Out of Time. Domenica il debutto a Pisa con la giubba dell'Athbah Racing, famosa per i successi nelle più importanti corse per i PA. È l'ennesimo proprietario mediorientale che si affida a Botti
“Endo” sempre più arabo© ATHBAH STUD
di Mario Viggiani
3 min

In giro dicono che sarebbe addirittura sul punto di trasferirsi in Francia. Invece “Endo” Botti se la ride, per questa “voce” incontrollata che arrivata fino a Chantilly («Mio fratello Alessandro mi ci ha chiamato apposta, per chiedermi di questa storia...»). Non solo ha ormai un centinaio di cavalli in allenamento a Pisa, con Cristiana Brivio, ma domenica farà debuttare il 3 anni Turn It Off per l’ennesimo proprietario arabo che ha scelto lui per aprire scuderia anche in Italia nonostante le tante difficoltà del nostro “movimento”.

Fratello pieno di Act of War, vincitrice del Regina Elena 2018, e per metà di Out of Time, laureato di Parioli, Di Capua e Ribot 2019, questo figlio di Mujahid correrà a San Rossore con la giubba di Athbah Racing, che fa capo al principe saudita Abdulaziz bin Ahmed Al Saud. Sua Altezza ne ha rilevato il 50% dai Dioscuri dopo aver dovuto forzatamente rinunciare all’acquisto dell’anziano Time Shanakill per le lungaggini burocratiche che gli avrebbero impedito di schierarlo nella Longines Turf Cup del 29 febbraio a Riyadh nel Saudi Cup Day.

Soltanto da poco il Principe in patria s’è dato ai purosangue inglesi (finora 3 vittorie proprio sulla pista di casa: due con Mothakem e una con Sayram Almeydan), dopo i tanti successi, anche ai massimi livelli europei, con i purosangue arabi (per tutti Mashhur Al Khalediah. nell’aprile 2019 secondo in listed a Roma e poi terzo di gruppo 1 a Longchamp nel giorno dell’Arc de Triomphe e infine a segno in gruppo 1 in novembre. ad Abu Dhabi.

Abdulaziz bin Ahmed Al Saud, si diceva, è solo il più recente tra i proprietari arabi che hanno deciso di investire nel galoppo italiano e in particolare di affidarsi a Botti, grazie ai brillanti risultati di “Endo” con i PA non solo in Italia ma anche all’estero (il successo di Urge di Gallura in gruppo 3 a Newbury nel luglio 2016). Prima del principe saudita, hanno avuto o hanno ancora PA nelle sue storiche scuderie di San Rossore importanti proprietari come Al Nujaifi Racing di Mohammad Al Nujaifi (Iraq), come pure Val Bunting, manager del team iracheno, Faisal Al Rahmani (Abu Dhabi, quindi Emirati Arabi Uniti), Mohamed Saeed Ali Buhaleeba Alfalasi (Dubai, ancora EAU) e Abdul Rahman Saeed Belyohua Bin Majed (ancora Dubai e quindi ancora EAU).

L’esordio di Turn It Off, che avrà in sella Mario Sanna, non sarà dei più semplici: domenica a Pisa troverà ben quattordici avversari in una corsa per debuttanti sui miglio, tra i quali si segnalano un altro paio di cavalli allenati dallo stesso “Endo”, un terzetto presentato dal cugino Stefano e una dormelliana con mamma Louise Aron. «Si muove bene, Turn It Off, però è tutto da scoprire come si troverà in un campo così numeroso alla prima esperienza agonistica e su un terreno probabilmente pesante», le parole di Botti sul fratellino di Out of Time.

Nella foto Abdulaziz bin Ahmed Al Saud in premiazione dopo la recente vittoria del suo Mothakem a Riyadh


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