Svezia, andata e ritorno

Gocciadoro ringrazia per la solidarietà ricevuta dopo il caso-Zarina Bi (e il Siag chiede al Mipaaf di "difendere” Ale e l'ippica italiana). Intanto però una dozzina di cavalli torneranno a Noceto entro domenica: la trasferta proseguirà sicuramente per Bubble Effe, atteso dalla finale Breeders Course, e Babirussa Jet. Si attendono eventuali provvedimenti di Svensk Travsport, invitata dall'associazione degli allenatori locali a escludere il professionista emiliano dalle loro corse
Svezia, andata e ritorno© SNAITECH/DENA
di Mario Viggiani
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Non sono giorni facili, per Alessandro Gocciadoro. La sarabanda svedese non si arresta (l’ultimo a sputare sentenze è stato il suo collega Rikard N. Skoglund, che prima ha dichiarato «Non è colpa sua direttamente» e poi però ha chiosato «Ora tocca a noi ripulire tutta questa m....», parlando dell’immagine del trotto locale) e non si capisce bene se la giustizia spesso discutibile di Svensk Travsport lo colpirà ulteriormente, per il caso-Zarina Bi (le violente frustate appioppate in sgambatura dall'artiere Marco Pedrazzini), o se invece non andrà oltre la decisione dei responsabili dell’ippodromo di Solvalla di non invitare cavalli da lui allenati all’Elitloppet 2020, come dichiarato dal d.g. Anders Malmrot. Peccato però che allo stesso tempo gli svedesi, evidentemente contenti di averlo comunque al via della classica del 31 maggio, non commentino in alcun modo il fatto che Vivid Wise As sia stato ufficialmente affidato in allenamento a Bjorn Goop, quando invece il cavallo ancora fino a ieri era alloggiato nelle scuderie dei Gocciadoro a Noceto e non certo in quelle di Goop. Intanto Jan Halberg, presidente dell’associazione degli allenatori, ha fatto sapere che dopo questo episodio «è il caso che Svensk Travsport dica “Goodbye Gocciadoro, non sei il benvenuto sulle piste svedesi”».

Senza attendere le decisioni degli organismi ippici svedesi, il team emiliano ha intanto deciso di chiuderla qui, con la nuova “campagna di Scandinavia”. Se non del tutto, almeno con buona parte dei cavalli trasferiti da quelle parti per la primavera: erano partiti in sedici, da Noceto, ma per una dozzina di loro è imminente il viaggio di ritorno anticipato (entro domenica saranno in Emilia). Resteranno invece lì sicuramente Bubble Effe (che s’è qualificato per la finale della Breeders Course del 31 a Solvalla) e Babirussa Jet (destinata alla batteria BC del 13 a Solvalla), più un altro paio di cavalli da decidere. Nel prossimo weekend ci sarebbero tre partenti già dichiarati, e cioé Kensington Bros venerdì a Solvalla, Zeppelin Kyu Bar e Zanzibar Wise As sabato ad Aby, ma l’unico con chance di andare in pista è Kensington Bros, mentre gli altri due sono ritiri già annunciati (avrebbero dovuto avere in sulky il finlandese Hannu Torvinen, che però non s’è detto più disponibile allineandosi al rifiuto che in precedenza c’era stato da parte degli altri driver, compresi Jorma Kontio e lo stesso Goop).

Gocciadoro, dal canto suo, ieri ha ringraziato tutti quelli («Amici, collaboratori, colleghi, appassionati, proprietari, giornalisti») che da sabato gli sono stati vicini in mille modi («La solidarietà e la vicinanza ricevuta in questi giorni mi lascia senza parole. Vi ringrazierei uno ad uno mille volte. Vedere quest’unione da parte di tutti noi ippici, come non mai, mi rende ancor più fiero di essere italiano»). Il Siag (Sindacato Allenatori Guidatori) ha intanto chiesto al Mipaaf «di farsi portavoce con Svensk Travsport a difesa di Gocciadoro in una vicenza che sta assumendo ogni giorno che passa aspetti sempre più grotteschi, mettendo a rischio l’intera credibilità del sistema ippico italiano, oltre a pregiudicare il lavoro di uno dei più importanti team del nostro Paese. I professionisti italiani del trotto respingono categoricamente ogni azione ostativa, ricattatoria, vessatoria da parte dei colleghi e degli enti organizzatori scandinavi, chiedendo espressamente alle istituzioni italiane di assumere una posizione chiara e netta a difesa di tutto il movimento nazionale e della sua dignità anche a costo, se necessario, di uscire dall’UET. Un’organizzazione europea che non tuteli i propri componenti, dai lavoratori ai dirigenti, non ha ragione di esistere».

Nella foto Bubble Effe con Alessandro Gocciadoro


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