Svezia e Gocciadoro, onda lunga

La stangata per il caso-Zarina Bi arriva dopo una serie di episodi controversi: il divieto di Halmstad, l'invito negato a Vitruvio, l'inchiesta da due pesi e due misure sul bioduro di mercurio. E il pugno di Bergh ad Alaska Dany...
Svezia e Gocciadoro, onda lunga
di Mario Viggiani
4 min

Il caso-Zarina Bi, che ha portato alla sua squalifica di 6 mesi come guidatore e alla revoca della scuderia "stagionale” aperta da fine aprile nei dintorni di Stoccolma, è solo l’ultimo episodio controverso che ha avuto come protagonisti Alessandro Gocciadoro e il trotto svedese. Da un anno a questa parte, casualmente (?) da quando nella primavera 2019 ha trasferito lì per la stagione una ventina di cavalli e soprattutto ha cominciato vincere molto da quelle parti, “Goccia” è stato oggetto di attenzioni e trattamenti particolari da parte di Svensk Travsport, l’ente che gestisce le corse in Svezia, e degli ippodromi locali. E in una nazione dove l’animalismo è largamente diffuso, anche sui social si sono diffusi i gruppi contro di lui (per tutti “Bojkotta Gocciadoro från Svenska travbanor”, ovvero “Boicotta Gocciadoro sulle piste svedesi”), nei quali si sono sprecate espressioni come «psicopatico», «aguzzino», «bastardo! vietiamo la Svezia all’idiota», all’insegna del rispetto per il cavallo ma non per le persone, evidentemente.

Mettiamoli in ordine di tempo e modi…

Maggio 2019: l’ippodromo di Halmstad mette il veto a Gocciadoro e altri tre driver italiani (Gennaro Riccio, Gaetano Di Nardo e Pietro Gubellini) a seguito dell’appiedamento per uso eccessivo della frusta rimediato in occasione della consolazione del GP Lotteria a Napoli; da allora i quattro sono ritenuti “indesiderati” su quella pista, sia come guidatori che come allenatori, come se nel calcio un giocatore di una squadra italiana venisse sanzionato nel nostro campionato per una qualunque infrazione e poi, a squalifica scontata, non fosse ammesso in Svezia per disputare una partita tra club o tra nazionali.

Giugno 2019: Alaska Dany, cavalla allenata da Gocciadoro e guidata da Federico Esposito, in una corsa a Gavle (nella foto) viene colpita con un pugno da Robert Bergh, driver di un altro cavallo, perchè con il muso toccava la sua spalla; Bergh assolto per l’episodio, responsabilità attribuita a Esposito che viene appiedato e multato.

Agosto 2019: l’ippodromo di Aby non assegna a Vitruvio, del quale Gocciadoro è allenatore e comproprietario, l’invito per la partecipazione all’Aby Stora Pris motivando la decisione in quanto Gocciadoro è sotto indagine, al momento non meglio specificata, da parte di Svensk Travsport, senza però che il professionista emiliano sia stato cautelativamente sospeso dall’ente tecnico locale o che gli venga negato di correre con i suoi cavalli tanto ad Aby quanto negli altri ippodromi svedesi.

Aprile 2020: dopo undici mesi, Svensk Travsport chiude l’inchiesta avviata nel maggio 2019 (e solo ora illustrata nei dettagli) e punisce Gocciadoro con una multa di 60.000 corone (poco meno di 6.000 euro) per quattro tubetti di bioduro di mercurio e alcune decine di siringhe “usa e getta”, queste destinate solo a somministrazione di vitamine per via orale, trovati ad Aby nel materiale veterinario al seguito dei cavalli del team emiliano partenti in quell’ippodromo; il bioduro di mercurio è sostanza vietata in Svezia ma ammessa in Italia, a inizio 2020 l’allenatore svedese Christoffer Eriksson per la stessa sostanza è stato multato di appena 30.000 corone pur essendo stato trovato nella sua scuderia un quantitativo di bioduro di mercurio ben maggiore, dopo un’inchiesta durata appena un mese, anzich undici, e senza ripercussioni come il mancato invito a Vitruvio per l’Aby Stora Pris.


© RIPRODUZIONE RISERVATA