Zacon Gio guida l'esodo

Da noi corse ancora ferme, cavalli e uomini italiani in giro per l’Europa e non solo... Pure Vitruvio oggi in Danimarca, ma preoccupano soprattutto, i tanti trasferimenti all’estero. La Copenhagen Cup “salvata” dall’adesione dei nostri big. Franco, proprietario di Zacon Gio: «Sarà strano seguire il mio campione solo in tv»
Zacon Gio guida l'esodo
di Mario Viggiani
4 min

L’Italia che trotta e galoppo lo fa lontano da casa: adesso più di prima. Per colpa di un settore che da un pezzo ormai naviga sempre e solo a vista in mare aperto, ormai sono tanti, tantissimi, cavalli e uomini che hanno preso la via dell’estero. E quasi tutti in modo definitivo o almeno stanziale, specie quando si parla di allenatori-guidatori per il trotto e allenatori e fantini per il galoppo (e qui ce ne sono tanti apprezzati e richiesti anche per il lavoro di scuderia nei team più importanti: Coolmore in Irlanda e Godolphin in Inghilterra). Certo, in Corea del Sud c’è andato il solo Luigi Riccardi, ma soprattutto in Europa s’è disperso un patrimonio tecnico mica da poco.

Il fenomeno s’è accentuato con questi due mesi e più di stop da Covid-19. Non tanto per gli uomini, quanto in modo particolare per i cavalli. Nell’incertezza del futuro ippico italiano, dopo peraltro un passato ormai neanche tanto recente davvero complicato, in particolare per il ritardo nel pagamento di ogni spettanza da parte del ministero di riferimento, ecco infatti che c’è stato un vero e proprio esodo di trottatori e purosangue appartenenti alle scuderie italiane. In particolare gli allenatori di galoppo trasferitisi in Francia fin dal loro nuovo... inizio nei loro box hanno decine e decine di cavalli che corrono per i nostri proprietari.

Senza una data di ripartenza delle corse italiane, ovviamente a porte chiuse così come era stato negli ultimi giorni prima dello stop avvenuto il 10 marzo, ecco che per la giornata di oggi in settimana c’è stata una vera e propria spedizione da parte di due dei nostri più importanti allenatori di trotto, Alessandro Gocciadoro e Holger Ehlert. Destinazione la Danimarca, in particolare Charlottenlund, nei dintorni della capitale, dove sono in programma la Copenhagen Cup e tutta una serie di importanti corse di contorno. “Goccia” ne ha spostati quattro da Noceto (ma Aramis Ek è arrivato con la febbre ed è stato ritirato) e due dalla vicina Svezia, e “Holgerone” sette da Migliarino Pisano.

AVVERSARI - Ehlert e Gocciadoro saranno avversari nella Copenhagen Cup, con Zacon Gio netto favorito e Vitruvio tra gli avversari più importanti, unitamente a Makethemark e Milligan’s School, questi di proprietà svedese. Sono proprio gli italiani a nobilitare una corsa che altrimenti, con un montepremi decurtato del 33% (da 750.000 corone danesi a 500.000, ovvero appena 67.000 euro), sarebbe stata seguita con attenzione solo per l’invito che consentirà al vincitore di partecipare all’Elitloppet 2020. Il paradosso è che Zacon Gio nel caso non parteciperà alla classica del 31 maggio, tornandosene comunque in Italia, e che Vitruvio invece lo farebbe accompagnato dai “buu” di quegli svedesi che non vorrebbero più Gocciadoro dalle loro parti...

Zacon Gio, che resta su tredici successi di fila, ha appena fatto in tempo a rientrare il 6 marzo a Napoli con Roberto Vecchione al debutto in giubba Telethon: allora non correva dall’International Trot di metà ottobre a New York, lo show che l’ha consacrato in modo definitivo tra le stelle del trotto mondiale. Vitruvio invece torna in pista dal quinto posto nel France di inizio febbraio a Vincennes.

ALLA TV - Con le corse a porte chiuse, non sono ammessi in tribuna neppure i proprietari dei cavalli partenti in un gran premio. Ecco allora che Peppe Franco, il signor Zacon Gio, s’è rassegnato a seguire la Copenhagen Cup dalla sua casa di Barra, nella periferia di Napoli. «Strano effetto, doversi accontentare della Tv, ma così è... Zacon Gio ha viaggiato bene, tutto è andato secondo i piani di Ehlert. Ed è pronto a dare spettacolo, anche se come sempre rispettiamo ogni avversario, a cominciare da Makethemark e Vitruvio. Andare fino in Danimarca per una corsa con montepremi ridotto e quasi ordinario non è il massimo, ma l’importante è tornare a correre».

Nella foto Zacon Gio nei box di Charlottenlund con Roberto Vecchione e Holger Ehlert


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