Caso-Derby, tempi lunghi e reclami particolari

Non è dato sapere quando verranno discussi i ricorsi contro la "posizione” del vincitore Tuscan Gaze. Intanto mercoledì a Napoli ha vinto un cavallo rimasto fuori dagli iscritti di una corsa
Caso-Derby, tempi lunghi e reclami particolari
di Mario Viggiani
3 min

Da Tuscan Gaze a Real Deal. Il primo (nella foto con Carlo Fiocchi in sella) è il vincitore del 137º Derby Italiano di galoppo, del 12 luglio a Roma. L’altro invece di una ordinaria corsa a vendere, del 22 luglio a Napoli. Cosa hanno in comune? Nulla, all’apparenza. Molto, in realtà, se si prende l’ultima corsa disputata da ognuno. L’iscrizione di Tuscan Gaze al Derby, come ben noto, è infatti oggetto di due reclami, in realtà tre, inoltrati lunedì 20 alla Commissione di Disciplina del Mipaaf, la quale dovrà accertare eventuali irregolarità di tempi e modi della stessa. Real Deal invece non compariva né nella lista degli iscritti né in quella dei pesi della corsa in questione, ma per un banale disguido di ufficio (da cui nessun reclamo da parte dei battuti, per ora).

Per molti aspetti l’ippica italiana procede ancora a scartamento ridotto rispetto alle molte nazioni che sotto l’aspetto burocratico e amministrativo sono invece al passo coi tempi: lì basta un click (sui siti di France Galop e Le Trot in Francia, per esempio) e ogni allenatore o proprietario fa da sé, in tema di iscrizioni dei propri cavalli e ogni operazione successiva. Qui invece, anche per i gran premi, si procede magari con le telefonate, i moduli compilati a mano, eccetera eccetera... Si spera che un episodio eclatante come quello che s’è abbattuto sul povero Tuscan Gaze serva da leva per buttare a valle un sistema primordiale e disporre al meglio della tecnologia: staremo a vedere come e quando questo avverrà.

Tornando al caso-Derby, due dei tre reclami (da parte dei proprietari del secondo e del quarto arrivato, King’s Caper e Baptism) sono stati raggruppati in quanto affidati allo stesso avvocato, Stefano Mattii. L’altro (per il settimo arrivato, Road To Arc) è invece stato presentato dal suo collega Diego Antonini. Ovviamente non è dato sapere quando la Disciplinare tratterà la vicenda, a partire dall’ammissibilità dei reclami: essendo ormai a fine luglio, e con agosto di mezzo, un’ipotesi verosimile è la seconda metà di settembre.

Nell’ambito dei reclami, alcune notazioni da segnalare. Il primo indica erroneamente Mark Johnson quale legale rappresentante del Kingsley Park 13, anziché Mark Steven Johnston o Deirdre Munro Johnston, così come risulta invece per il sindacato proprietario di King’s Caper (Mark ne è anche l’allenatore). E oltretutto al reclamo non sarebbe allegato alcun documento di alcun rappresentante del Kingsley Park 13. Il secondo, oltre all’invalidamento del risultato del Derby, sollecita anche la ripetizione della corsa: una richiesta assurda e improponibile, anche solo in relazione ai tempi per la chiusura del caso.

Ah, ultima cosa. A partenti del Derby dichiarati, e dopo aver preso atto dei problemi inerenti all’iscrizione di Tuscan Gaze, nella tarda mattinata del 10 luglio il presidente dell’ANAG, Ottavio Di Paolo, con una mail aveva invitato i suoi associati a procedere eventualmente, prima della corsa, con una istanza cautelare predisposta da Mattii. Vero che i tempi erano quelli che erano, ma nessun allenatore s’è adoperato in tal senso.


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