C come corse e come Coni

Uno dei 2.889 emendamenti presentati a integrazione del Decreto Semplificazioni (da martedì la discussione) chiede una soluzione rapida e non certo ben definita per il futuro dell'ippica italiana
C come corse e come Coni© VIGGIANI
di Mario Viggiani
9 min

L’ippica italiana è sport o spettacolo? La risposta non è arrivata neppure dai DPCM del premier Giuseppe Conte, in periodo di Covid-19. Invece negli ultimi tempi, in attesa di accertarne l’identità, da più parti si dice che potrebbe finire nella grande famiglia (?) del Coni, insieme alle federazioni sportive. E adesso ecco che l’argomento è oggetto di uno dei 2.889 emendamenti presentati a integrazione e modifica del Decreto Semplificazioni: indicato come art. 20-bis, a firma di Leonardo Grimani e Gelsomina Vono, senatori di Italia Viva (il partito di Teresa Bellanova, titolare del Mipaaf, il ministero di riferimento per l’ippica).

L’emendamento (il decreto verrà discusso da domani) chiede di trasferire al Coni una serie di funzioni esercitate dal Mipaaf «con l’obiettivo di semplificare le pertinenti procedure»: in particolare organizzazione delle corse, programmazione tecnica e economica, predisposizione del calendario, valutazione degli ippodromi e di ogni altro tipo di impianto, finanziamento e coordinamento delle società di corse, pagamento di premi e provvidenze, titolarità del segnale Tv (sì, quello con il sospirato bando di aggiudicazione...), e ancora organizzazione, esercizio e remunerazione delle scommesse, con «l’istituzione di un comitato paritetico permanente» costituito dal Mipaaf e dal Ministero delle Politiche Giovanili e dello Sport, al quale parteciperebbe lo stesso Coni. Ah, si badi bene, considerato che siamo già al 10 agosto: per tutto questo fino al 31 dicembre il Coni o la federazione ad hoc (la Fise, quella degli sport equestri, o un'altra?) si appoggerebbe al Mipaaf avvalendosi delle componenti ministeriali, dopo quella data dovrebbe fare in proprio.

Insomma, un vero guazzabuglio, che dà l'impressione di essere stato messo insieme in fretta e furia: altro che governance vera e propria ed enti tecnici come in passato, per rilanciare quest'ippica italiana viva e attiva ma sfinita, da tempo passata in forze all'estero. E sì: al peggio, nel caso, non c’è mai fine.

IL TESTO DELL'EMENDAMENTO

1. Al fine di assicurare l’unitarietà dell’organizzazione e del potenziamento dello sport nazionale anche con l’obiettivo di semplificare le pertinenti procedure al CONI sono trasferite le seguenti funzioni esercitate dal Ministero delle Politiche Agricole Aalimentari e Forestali:

a) l’organizzazione delle corse dei cavalli e la definizione della programmazione tecnica ed economica delle corse e delle altre forme di competizione, unitamente alla predisposizione del calendario delle manifestazioni ippiche;

b) la nomina dei giudici di corsa provvedendo alla organizzazione del settore coerentemente con l’ordinamento sportivo nazionale;

c) la valutazione delle strutture degli ippodromi e degli impianti di allevamento, di allenamento e di addestramento;

d) il concorso al finanziamento delle società di corse gestori degli ippodromi per la gestione dei servizi resi purche essi siano dotati di un sistema di gestione integrato Ambiente, Qualità e Sicurezza ai sensi delle vigenti normative di riferimento UNI-ISO;

e) il coordinamento delle attivita degli ippodromi;

f) il pagamento dei premi e delle provvidenze;

g) la titolarità di concessionario esclusivo del segnale televisivo per la trasmissione delle corse, assicurandone la diffusione attraverso le reti nazionali ed interregionali delle riprese televisive delle corse, con qualsiasi mezzo tecnico effettuate, a qualsiasi fine utilizzate ed ovunque trasmesse.

2. Restano attribuite al Mipaaf le seguenti funzioni:

a) la promozione dell’incremento e del miglioramento qualitativo e quantitativo delle razze equine da competizione e da sella, con particolare riferimento al purosangue inglese e al trottatore italiano;

b) il finanziarnento delle azioni finalizzate allo sviluppo delle attivita agricole volte al sorgere di nuovi allevamenti ed al miglioramento di quelli esistenti;

c) la programmazione dello sviluppo del settore dell’ippicoltura in tutte le sue componenti tecniche, economiche, sociali, culturali e promozionali;

d) la tutela della biodiversità della razza equina con la predisposizione di piani di sviluppo anche pluriennali;

e) la tutela dell’incolumità e del benessere dei cavalli attraverso la gestione del passaporto dei cavalli e dei relativi registri, nonche delle attivita di Unirelab s.r.l.

3. Al fine di garantire la più efficace attuazione delle funzioni di cui all’articolo 1 il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e il Ministro delle Politiche Giovanili e dello Sport costituiscono, senza oneri a carico del bilancio dello Stato, l’istituzione di un Comitato paritetico permanente assicurando anche la partecipazione del CONI al Comitato.

4. Il CONI, coerentemente con le disposizioni del decreto legislativo 23 luglio 1999, n. 242 e dello statuto, organizza le funzioni trasferite ai sensi del comma 1.

5. Sono fatte salve le vigenti disposizioni in materia attribuzione di risorse, di organizzazione, di gestione ed esercizio dei giochi, delle scommesse e dei concorsi pronostici su base ippica. A tale scopo, ogni riferimento, contenuto nell’ordinamento vigente, fatto all’U.N.I.R.E. o al Mipaaf e riguardante l’organizzazione, ]’esercizio e la remunerazione in materia di giochi di abilita, di scommesse e di concorsi pronostici su base ippica deve intendersi fatto al CONI.

6. Fino alla data del 31 dicembre 2020 il CONI o la Federazione sportiva da esso identificata si avvale, per lo svolgimento delle funzioni di cui al comma 1, delle competenti strutture del Mipaaf.

7. Con riferimento alle risorse umane, il personale del Mipaaf, assegnato alle funzioni di cui al comma 1, compreso il personale a tempo determinato con incarico dirigenziale ai sensi dell’articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, transita a domanda presso it CONI o la Federazione sportiva da esso identificata, nel limite di un contingente di 20 units. Con riferimento alle risorse finanziarie, il trasferimento opera relativamente a quelle afferenti alle funzioni di cui al comma 1 stanziate e non impegnate alla data di entrata in vigore della presente legge. Con decreto dei Ministri della Economia e delle Finanze e del Mipaaf, di concerto con i Ministri delle Politiche Giovanili e dello Sport e della Funzione Pubblica sono dettate le disposizioni di attuazioni del presente comma.

8. Sino al 31 dicembre 2020 la gestione delle risorse finanziarie relative alle funzioni di cui al comma 1, compresa la gestione dei residui passivi e perenti, è esercitata dal Mipaaf. Con la legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023 ovvero con successivo decreto del Mef si provvede ad effettuare le occorrenti variazioni di bilancio, in termini di residui di competenza e di giacenze di cassa. A decorrere dal 1° gennaio 2021, i rapporti giuridici attivi e passivi, facenti capo al Mipaaf riguardanti le funzioni di cui al comma 1, transitano in capo al CONI.

9. Al fine di semplificare il riordino dell’organizzazione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ii pertinente regolamento di organizzazione a adottato, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente norma, con le modalità di cui all’articolo 4-bis del decreto-legge 12 luglio 2018, n. 86, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2018, n. 97, con invarianza delle posizioni dirigenziali della dotazione organica del Ministero.

10. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

Conseguentemente, alla rubrica del Capo 111, aggiungere infine le seguenti parole “nonché misure di semplificazione e razionalizzazione delle funzioni riguardanti ii settore ippico”.

Nella foto una delle tribune dell'ippodromo Capannelle


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