Marcialis, un guaio dopo l'altro

Dopo averlo sospeso fino a giugno per il caso-prestanome, France Galop lo ha squalificato per un anno per infrazioni plurime nell'imminenza di corse disputate nel 2020. E da ieri mattina è in "garde a vue" per 48 ore insieme a una quindicina di persone: tra loro anche Attilio Giorgi
Marcialis, un guaio dopo l'altro
di Mario Viggiani
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Sempre più nei guai, Andrea Marcialis. L’allenatore milanese, che dal marzo 2017 opera con licenza transalpina, era già sospeso per sei mesi fino a tutto giugno da France Galop per la vicenda di “prestanome” che aveva coinvolto anche il collega francese Jean Claude Napoli e la sorella Elisabetta. Oggi invece gli è stata decretata la squalifica di un ulteriore anno per infrazioni plurime che nel 2020 hanno riguardato i cavalli Song of Life (11 gennaio), Dia de Muertos (23 giugno), Insightful (2 agosto), Alienor (11 agosto), Jolie (12 settembre) e Lozen (25 settembre). La positività riguarda infiltrazioni articolari particolarmente invasive effettuate nell’imminenza delle corse in questione, entro le 72 ore precedenti, con un mix di IRAP, glucorticoidi, acido ialuronico e altre sostanze non identificate. I trattamenti sono stati operati con il coinvolgimento di due veterinarie che lavoravano all’interno della clinica di Gouvieux, struttura facente capo al dott. Fernando Canonici, il quale le ha subito allontanate dalla stessa non appena emerse le pratiche illecite.

Peraltro Marcialis da ieri mattina è stato messo in “garde a vue” per 48 ore dalla Gendarmerie Nationale insieme ad altre 14 persone. Tra queste ci sono anche gli altri allenatori Attilio Giorgi (che per un periodo ha collaborato con Andrea: ora stava lavorando con Henri François Devin), Valentin Devillars e Ludovic Rovisse (questi hanno "ereditato" in training alcuni cavalli che erano affidati a Marcialis prima delle squalifica iniziale). Il “fermo” segue alla perquisizione avvenuta l’1 ottobre nella sua scuderia a Chantilly nell’ambito di un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Senlis, finalizzata ad accertare somministrazione di sostanze dopanti e conseguente frode sportiva.


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