Ippodromi, paradosso infinito

Ancora vietato l'accesso al pubblico, anche in quelli che sono veri e propri parchi cittadini. Con le nuove disposizioni però i loro ristoranti e bar hanno ripreso l'attività all'aperto e accolgono la gente. I gestori in pressing sul Mipaaf per una riapertura in tempi brevi nonostante il blocco della rete-scommesse
Ippodromi, paradosso infinito
di Mario Viggiani
2 min

Si parla molto della riapertura al pubblico, anche se contingentata, per i principali eventi sportivi. E allora ecco che l’ippica, pur perdurando il blocco della rete di raccolta delle scommesse (si procede sempre e solo con quella "on line”), s’è messa prontamente in scia, approfittando anche del fatto che in otto giorni per ben due volte il sottosegretario del Mipaaf con delega al settore, sen. Francesco Battistoni, abbia seguito in presenza i gran premi disputatisi a Roma per il galoppo e Napoli per il trotto.

Il paradosso consolidato degli ippodromi è che spesso offrono spazi ben più ampi di ville e parchi pubblici cittadini ma nonostante questo continuano a essere “off limits” per la gente, che invece si affolla numerosa tutt’intorno (come per esempio a Firenze/Cascine e Pisa/San Rossore) proprio negli spazi verdi che si estendono intorno alle piste da corsa. Peraltro dalla settimana appena passata funzionano all’aperto il ristorante dell’ippodromo a Capannelle (nella foto la Terrazza Derby) e la trattoria-pizzeria delle scuderie ad Agnano, e lo stesso farà da giovedì il bar/punto ristoro dell’Arcoveggio a Bologna: la gente può quindi andare a mangiare o bere qualcosa a bordopista, ma senza muoversi nel parterre o affacciarsi al tondino, nel caso delle corse al galoppo.

Il protocollo è lì pronto, già stilato dai gestori degli ippodromi sulla falsariga di quanto avvenuto l'estate scorsa dopo il primo lockdown da Covid-19. Ora tocca ai ministeri... Qualcuno ottimisticamente ha parlato addirittura di porte aperte al pubblico già per il prossimo fine settimana. La speranza più concreta è che questo accada nella seconda metà di maggio, in particolare per domenica 23 quando a Roma sarà in programma il Derby di galoppo, tornato nella sua collocazione abituale in calendario dopo il salvataggio dell'edizione 2020 a luglio.


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