Ci voleva uno specialista della Gold Cup (gruppo 1, 369.501 lst, m. 4000) per negare la quarta Coppa consecutiva a Stradivarius e Lanfranco Dettori al Royal Ascot: resta ineguagliato, quindi, il record di Yeats, che l'ha fatta sua dal 2006 al 2009. Mark Johnston, allenatore che l’aveva già conquistata due volte di fila con Royal Rebel (2001 e 2002) e prima ancora un’altra con Double Trigger (1995), stavolta ci è riuscito con Subjectivist, che ha spaziato di brutto, lasciando Princess Zoe a 5 lunghezze.
Stradivarius in realtà è arrivato appena quarto, nonostante fosse favoritissimo a 5/6, dopo percorso decisamente complicato nelle fasi che hanno deciso la corsa, dopo scelte stavolta non proprio ottimali da parte di Dettori. «Stradivarius è rimasto dietro troppo a lungo. E quando c’era da farsi spazio, non l’ha trovato subito ma solo dopo un po’», le eloquenti parole del suo allenatore John Gosden nel dopocorsa. La rimonta in retta d'arrivo è arrivata per varchi interni ma è stata solo parziale: «Su distanze come queste, è dura ritrovare l'azione migliore dopo averla persa nel momento meno opportuno», ha spiegato Dettori
Subjectivist ha invece colto l’attimo, con il 50enne Joe Fanning in sella, passando a condurre agli 800 metri finali dopo aver pedinato il leader Amhran Na Bhfiann. E da lì è filato spedito verso il successo più importante di una carriera che finora aveva visto comunque emergere questo 4 anni da Teofilo nelle March Stakes e nel Prix Royal Oak 2020 e nella Dubai Gold Cup 2021, a fine marzo, dopo la quale non aveva più corso. Ora è atteso dalla Goodwood Cup, come annunciato da Johnston.