Livorno, promesse e dubbi

Dopo il nuovo sopralluogo del Mipaaf, al Caprilli ancora nessuna comunicazione ufficiale da parte del ministero e condizioni dell'impianto bocciate dalle categorie. Si parla di un collaudo della pista per domattina, ma il terreno lascia decisamente a desiderare e mancano appena quattro giorni alla presunta prima delle due giornate di corse che avrebbero dovuto essere sei...
Livorno, promesse e dubbi
2 min
di Mario Viggiani

Dopo il secondo sopralluogo ministeriale (si parla di esito positivo, ma i "si dice” lasciano il tempo che trovano), anche ieri nessuna comunicazione ufficiale da parte del Mipaaf sulla ripresa delle corse a Livorno, a questo punto ipotizzata giusto per i giorni 8 e 15 agosto, e con giornate in origine assegnate per il 9 e il 16 a Follonica, ippodromo pure gestito dalla Sistema Cavallo, assegnataria del bando provvisorio per il Caprilli.

Sembrava che ieri potesse esserci un sopralluogo congiunto a tutti gli effetti da parte dei rappresentanti di fantini, allenatori e proprietari, importante magari sul fronte della decisione ministeriale. E invece nulla di tutto questo: al massimo qualcuno delle categorie su indicate l’avrebbe fatto a titolo personale. In realtà poi c'è stato un incontro con il sindaco nel quale è stato ribadito che non sussistono le condizioni per la ripartenza delle corse.

Per domattina si parla di alcuni galoppi per collaudare le condizioni della pista, fin qui apparse ai più ancora inadeguate dopo l’innaffiamento del terreno avviato peraltro solo recentemente (va ricordato che non sarà disponibile l'impianto di illuminazione, con obbligo quindi di eventuali corse per ora in diurna).

Intanto però si è arrivati al 4 agosto e l’8 agosto è sempre più vicino. Va bene che le promesse andrebbero mantenute (sono state già disattese quelle della ripartenza delle corse a luglio con sei convegni, per arrivare a queste due giornate in agosto), ma sarebbe meglio che tutto avvenisse nei tempi e soprattutto nei modi giusti. Solo questo farebbe davvero gli interessi dei livornesi e degli appassionati del galoppo. Ma forse l'errore è stato fare certe promesse, a fronte di tempistiche e dinamiche che avrebbero dovuto sconsigliarle...


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