Pagamenti, pressing Anac sul Mipaaf

Il presidente degli allevatori del galoppo chiede ufficialmente al ministero «le motivazioni tecniche» per gli insostenibili ritardi e «i nominativi dei referenti dei procedimenti relativi». In caso contrario, si procederà legalmente per “omissioni di atti di ufficio”.
Pagamenti, pressing Anac sul Mipaaf© HG ROMA/SAVI
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Continuano lo stallo e il perdurante ritardo nei pagamenti da parte del Mipaaf agli operatori ippici. Una dura presa di posizione arriva da parte dell’Associazione Nazionale Allevatori Galoppo, il cui presidente Mattia Cadrobbi ha inviato al direttore generale Oreste Gerini una lettera nella quale «anche con riferimento alla precedente corrispondenza intercorsa rimasta inevasa», vengono chieste «le motivazioni tecniche causa dei prolungati ritardi nei pagamenti dei premi allevatori galoppo (le liquidazioni all’ANAC risultano ferme ad aprile 2021 -ndr) e dei premi proprietari galoppo (qui novembre 2020 - ndr) e i nominativi degli allora referenti dei procedimenti relativi, che hanno causato tali ritardi per le opportune conseguenti verifiche ed azioni». L’ANAC chiede ancora di conoscere l’attuale stato dei pagamenti, in quanto «i ritardi stanno creando gravissime problematiche economiche alle aziende e agli operatori coinvolti».

In caso di mancata risposta all’ennesima richiesta di chiarimenti, l’ANAC annuncia che si vedrà costretta «ad attivare le opportune azioni tramite legale di fiducia e procedere per omissioni di atti di ufficio». Il riferimento è al dispositivo dell'art. 328 del Codice Penale, per il quale ci sono provvedimenti a carico di «pubblico ufficiale o incaricato di un pubblico servizio, che indebitamente rifiuta un atto del suo ufficio che deve essere compiuto senza ritardo», oppure «che entro 30 giorni dalla richiesta di chi vi abbia interesse, non compie l'atto del suo ufficio e non risponde per esporre le ragioni del ritardo».


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