Skalleti a spasso nel Roma

Missione compiuta: il francese si ripete a distanza di due anni, stavolta con Orani, davanti a un ottimo Flag's Up. Il tedesco Ardakan fa un numero nel Berardelli e si candida per il Derby 2022. Triplo Grizzetti negli altri GP: Branca doppia con Cantocorale nel Ribot e Agiato nell'Aloisi, Fiocchi con Sopran Basilea piega Eudaimonia nel Lydia Tesio
Skalleti a spasso nel Roma© HG ROMA/SAVI
6 min

La pioggia ha risparmiato il Champions Day romano, a Capannelle, e lo spettacolo in pista è stato all’altezza delle aspettative, nonostante il terrenaccio che ha messo in difficoltà non pochi cavalli andati in pista nei cinque gran premi di giornata. La copertina tecnica va di diritto al francese Skalleti, che dopo due anni ha fatto suo nuovamente il Roma (stavolta con Antonio Orani) con una facilità disarmante (nella foto). Tuttavia chi ha davvero... esagerato è stato Bruno Grizzetti, che ha vinto tre corse di gruppo (Ribot, Lydia Tesio e Aloisi) su cinque.

La prima trasferta romana non è stata certo brillante per Marco Ghiani, comunque secondo nel Berardelli con Crystal Drake e quinto nel Roma con Brigante Sabino. Lo rivedremo a Capannelle già domenica prossima e allora magari andrà meglio per lui.

BERARDELLI. L’anno scorso Isfahani, quest’anno Ardakan: la Darius Racing sa come si vince il Berardelli... Nel 2020 c’era riuscita addirittura con una debuttante, poi confermatasi a 3 anni a livello classico (quarta nel Derby Italiano e poi seconda nelle Oaks tedesche). Oggi l’ha fatto con un puledro maiden, che in patria s’era piazzato terzo e secondo nelle due corse disputate finora. Nella circostanza dal via questo Reliable Man ha pedinato Crystal Drake, battistrada comodo per il più atteso compagno Arc on Fire, per volarlo letteralmente ai 300 finali. Crystal Drake teneva botta per il secondo a Wonka Willy, Arc On Fire non finiva che deludentissimo quinto.

RIBOT. Cantocorale aveva già dimostrato di potersela giocare alla pari, con gli specialisti anziani del miglio, piazzandosi terzo nel Piazzale e quarto nel Di Capua, finendo a tiro dei vincitori. La compagnia di giro dei 1600 è sempre quella, stavolta la vittoria è toccata al 3 anni della Blueberry, grazie un paio di accelerazioni che Fabio Branca gli ha chiesto nei momenti giusti: ai 400 metri finali per mettere sotto gli stranieri (Padron aveva condotto dal via, Zavaro era andato a sollecitarlo già in curva, Rubaiyat ha cercato invano di replicare il Di Capua), ai 200 per respingere Fulminix, che aveva vinto questa corsa nel 2020 precedendo altri tre dei partenti di oggi...

LYDIA TESIO. Anche il Lydia Tesio è rimasto in Italia. Sopran Basilea piace molto a Carlo Fiocchi, perché può tenerla nascosta fino alla resa dei conti e solo a quel punto lanciarla nel vivo della corsa: aveva vinto in questo modo il Verziere, l’ultima volta, e lo stesso ha fatto nel Lydia Tesio. Eudaimonia, Amazing Grace e Cima Star si prendevano di petto dopo che la battistrada Eulalia s’era presto arresa in dirittura d’arrivo, quando la favorita francese veniva a capo delle altre due ecco che spuntava Sopran Basilea (c’è stato anche intervento dei Commissari, che però hanno lasciato tutto uguale) che ingaggiava duello con Eudaimonia e la sopravanzava non di tantissimo, una lunghezza scarsa, ma con disinvolturà in prossimità del traguardo. A ridosso Amazing Grace era terza dopo foto strettissima con Cima Star. Leonardo Ciampoli, cui appartiene la 3 anni da Night of Thunder, si aggiudicava anche la monta di Ruler Of The World destinata appunto al proprietario della vincitrice.

ROMA. Due anni dopo, Skalleti è tornato a Capannelle per il Premio Roma e anche stavolta l’ha fatto suo nel più facile dei modi: Antonio Orani, che ormai è una garanzia per l’allenatore Jerome Reynier, se n’è rimasto ultimo per tutto il percorso, poi in retta d’arrivo s’è spostato al largo di tutto il gruppo per non trovare intralci, con un primo “strappo” s’è portato sui primi e con il secondo s’è isolato dalla compagnia che davvero non è stata in grado di opporre resistenza. Il grigio proseguiva indisturbato, con Orani che gli risparmiava ogni ulteriore sforzo. Flag’s Up, pure avanzato in mezzo alla pista, raccoglieva i resti di Brentford Hope e Dawn Intello e faceva suo con merito il posto d’onore sui due. Quinto, vagamente a ridosso, concludeva Brigante Sabino, dall’inizio nel vivo della corsa. Dispersi gli altri, in particolare Alastor e soprattutto Tokyo Gold che da principio erano andati in vedetta.

ALOISI. Agiato ha rilevato il testimone da The Conqueror nel tema della velocità, almeno sul pesante. E oltretutto lo sprinter della famiglia Villa inizia magari a sentire il peso dell'età. Di sicuro il terreno faticoso mette le ali ad Agiato, come pure a Royal Memhmas che quasi stava per soffiare il secondo posto a The Conqueror.

Premio Guido Berardelli (gruppo 3, 69.300 €, m. 1800 p.g.): 1. Ardakan (C. Lecoeuvre), 2. Crystal Drake, 3. Wonka Willy, 4. Saidin. Distacchi: 6 - testa - 4. Tot. 3,73 2,37 4,65 (29,20) Trio 68,04.

Premio Ribot-Memorial Loreto Luciani (gruppo 3, 72.050 €, m. 1600 p.g.): 1. Cantocorale (F. Branca), 2. Fulminix, 3. p.m. Frozen Juke e Wonnemond. Distacchi: 2 - 1 - parità. Tot. 12,94 3,32 3,18 3,19 2,14 (49,27) Trio 490,95.

Premio Lydia Tesio-Trofeo Ruler Of The World (gruppo 2, 277.200 €, m. 2000 p.g.): 1. Sopran Basilea (C. Fiocchi), 2. Eudaimonia, 3. Amazing Grace, 4. Cima Star. Distacchi: 3/4 - 1 - muso. Tot. 7,37 1,85 1,30 1,93 (10,55) Trio 166,21.

Premio Roma Italian Champions (gruppo 2, 231.550 €, m. 2000 p.g.): 1. Skalleti (A. Orani), 2. Flag’s Up, 3. Brentford Hope, 4. Dawn Intello. Distacchi: 2 - 3 1/4 - 4. Tot. 2,29 2,15 2,83 1,30 (23,62) Trio 197,30.

Premio Carlo e Francesco Aloisi-Japan Days (gruppo 3, 64.350 €, m. 1200 p.d.): 1. Agiato (F. Branca), 2. The Conqueror, 3. Royal Mehmas, 4. Mitrandir. Distacchi: 2 1/4 - c.testa - 2 1/4. Tot. 4,12 1,58 3,67 1,57 (10,43) Trio 89,11.


© RIPRODUZIONE RISERVATA