Circolari e polemiche al trotto

Ufficializzate le linee guida regolamentari per il prossimo biennio: dura contestazione per il  riabbassamento dei limiti di età agonistici per i cavalli, con tempistica davvero illogica, e il taglio del montepremi destinato alle corse per i GD. Novità anche in merito ai gran premi
Circolari e polemiche al trotto© NORDEST/MONTEBELLO
2 min

Il Mipaaf ha pubblicato ieri le circolari per la programmazione di galoppo per il 2022 e di trotto per il biennio 2022-2023: forti polemiche in merito ad alcune indicazioni per il trotto, in particolare il ritorno all’età limite di carriera di 8 anni per le femmine e 10 per i maschi e castroni, anziché rispettivamente 10 e 14 come nella precedente programmazione (in origine era di 7 per le femmine e 10 per i maschi), e la suddivisione del montepremi, con l’11% riservato ai cavalli di 2 anni, 28% ai 3 anni, 24% ai 4 anni, 20% ai 5 e 6 anni, 17% agli anziani. Stupisce soprattutto la tempistica, un autentico sopruso ai danni dei proprietari dei cavalli che dall'1 gennaio verranno esclusi dalle corse... Il discorso peraltro si allarga e si aggrava se si tiene presente il taglio del 30% del montepremi per le corse riservate ai gentlemen driver, categoria di peso (troppo?) nella nostra filiera trottistica.

GRAN PREMI. Per il resto, alcune osservazioni... volanti sulle indicazioni per i grandi premi. l’articolo 3.8 prevede che il sorteggio dei numeri venga effettuato in pubblico e con ripresa televisiva: questo fin qui era previsto per le corse di gruppo 1, sembra quindi intendersi che con l’anno nuovo la norma vada applicata a tutti i GP.

Fermi restando i Criteria per i 2 anni, l’articolo 3.6 indica la disputa dei Filly per le femmine sul miglio in occasione dei gruppi 1 e 2 per cavalli di 3 e 4 anni: abolite quindi le due divisioni maschile e femminile che erano spuntate per i gruppi 3? Una risposta ben chiara la si avrà solo quando verrà diffuso il calendario 2022, ancora latitante pur essendo già l'11 dicembre.

Infine l’articolo 3.5 recita che “sono svolti nelle loro sedi storiche, intendendo per tali quelle che tradizionalmente li hanno sempre ospitati, fatte salve eventuali cause di forza maggiore”: il GP Unione Europea, disputato a Modena con questa nuova denominazione in vigore negli ultimi anni, non andrebbe riportato a Milano, appunto sua sede storica di quando si chiamava GP Europa?

Nella foto l'ultimo GP, lo Jegher 2021, vinto a 14 anni da Arazi Boko a Trieste


© RIPRODUZIONE RISERVATA