Tutto torna come prima

"Mero errore materiale di collazione del testo”: dopo appena tre giorni, il Mipaaf ha corretto l'articolo 2.1 della nuova circolare di programmazione per il trotto. Limite di età agonistico per il 2022 mantenuto a 10 anni per le femmine e 14 per i maschi e i castroni, scenderà a 8 e 12 soltanto nel 2023
Tutto torna come prima© SNAITECH/DENA
di Mario Viggiani
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La battuta è anche abusata, da quando è uscito il film in questione, ma davvero stavolta non se ne può fare a meno: la circolare per la programmazione di trotto per il biennio 2022-2023 è durata come un gatto in tangenziale. O meglio, per la precisione è durato appena tre giorni l’articolo 2.1 che aveva scatenato un’inevitabile serie di proteste. Sì, quello che disponeva il ritorno al limite agonistico di età di 8 anni per le femmine e di 10 per i maschi e i castroni, a fronte di quello attualmente in vigore rispettivamente di 10 e 14. Il tutto ad appena tre settimane dalla sua applicazione, con cavalli che quindi quasi dal giorno alla notte non sarebbero stati più da... corsa. E invece ieri, accompagnato dagli altrettanto inevitabili commenti sarcastici della quasi totalità degli addetti ai lavori e degli appassionati ippici, è comparso sul sito del Mipaaf un D.M. di “modifica circolare programmazione trotto 2022-2023”, comprendente in realtà una e una sola modifica: quella relativa appunto all’articolo 2.1.

Dopo aver infatti preso atto che nelle due circolari di programmazione relative all’anno 2020 nell’art. 18.8 era indicato chiaramente che “ogni anno (prima a partire dal 2021, nella n. 89570 del 20 dicembre 2019, e poi dal 2022, nella n. 26503 del 22 maggio 2020 - ndr) i limiti previsti dal presente comma saranno ridotti di un anno fino al raggiungimento di 8 anni per le femmine e di 12 anni per i maschi e i castroni”, è stato dichiaratamente ammesso (da qui il sarcasmo generale, nella giornata di ieri) che nel D.D.G. n. 650541 dello scorso 10 dicembre “per mero errore materiale di collazione del testo, risulta inserita una disposizione che prevede la disciplina a regime, conforme al Regolamento, già dal 2022” e di conseguenza “è disposta l’autorizzazione a correre per l’anno 2022 fino a 10 anni di età per le femmine e fino a 14 per i maschi e i castroni”, lasciando quindi tutto uguale rispetto al 2021, perché una norma del genere certo non poteva essere cambiata con un preavviso di appena tre settimane, e che questo limite scenderà “a 8 anni per le femmine e 12 per i maschi e per i castroni nell’anno 2023”.

Insomma, cosa buona e giusta è stata fatta, mettendo riparo a quanto davvero era sbagliato nei modi e soprattutto nei tempi. Meglio tardi che mai, però in casi come questo sarebbe meglio sbagliare mai...


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