Una protesta inascoltata

Ieri a Roma presidio che non ha avuto un confronto con il Mipaaf né soprattutto risposte a distanza di un mese dall'incontro pubblico di Capannelle. Nessuna traccia di pagamenti affidati agli ippodromi o della direzione generale con una struttura dedicata, solo un'ipotesi di consulta della quale ai suoi componenti non è stata data comunicazione né chiesta disponibilità. Pubblicato un DDG di aggiornamento della circolare programmazione trotto
Una protesta inascoltata
di Mario Viggiani
5 min

La settimana scorsa gli ippodromi avevano chiesto un incontro urgente al sottosegretario con delega all’ippica, sen. Francesco Battistoni: la richiesta non è stata accolta, non hanno ricevuto neppure risposta. Per la mattina di ieri il Siag aveva richiesto l’autorizzazione per un presidio di protesta, da tenersi come sempre davanti alla sede del Mipaaf: presidio autorizzato ma per la prima volta nella piazza più vicina (nella foto) e non davanti al palazzo di Via XX Settembre, e senza che alcun dirigente del ministero (Battistoni era in Senato) abbia ricevuto una delegazione dei pochi ippici presenti. I quali avrebbero gradito aggiornamenti su quanto promesso (delega agli ippodromi per i pagamenti già da febbraio, una direzione generale “dedicata” e integrazione dei finanziamenti al comparto ulteriormente ridottisi almeno nella parte relativa ai gestori degli ippodromi) dal sottosgretario giusto un mese fa nell’incontro pubblico tenutosi a Capannelle e invece ben lontano dall’essere messo in atto. Nonostante il mancato confronto con Battistoni o altri rappresentanti del Mipaaf, sempre a Capannelle nel pomeriggio di ieri s’è comunque tenuto il nuovo incontro pubblico fissato dai rappresentanti degli ippodromi, servito però solo a ribadire l’opprimente criticità che non abbandona il settore, tra pagamenti in cronico e vergognoso ritardo, contratti impianti in sospeso (a fronte dei tagli che hanno colpito solo quelli), programmazione tecnica sballata o mancante, e altro ancora.

Oggi verranno dichiarati i partenti di trotto per domani e giovedì, spostati di 24 ore in attesa del presidio e soprattutto delle risposte non avute. Gli ippodromi hanno ribadito che per adesso andranno avanti con le corse fino a tutto febbraio (ma non è detto: c’è chi vorrebbe anticipare lo stop) e che in assenza di fatti nuovi a quel punto si fermeranno.

PROGRAMMAZIONE. Ieri dal Mipaaf al massimo è spuntato un D.D.G. in merito a qualche ritocco della circolare di programmazione del trotto. Ne segnaliamo alcuni: la ripartizione dell’11% del montepremi destinato ai 2 anni con stanziamento individuato direttamente dall’Amministrazione, che lo distribuirà a ogni ippodromo per il periodo luglio-dicembre; i parametri per le corse riservate ai 7 anni e oltre, con stesse modalità applicabili anche a quelle per i 5 anni e oltre, e quelli per le corse a invito, con handicap o meno, da riservare preferibilmente ai 7 anni e oltre.

CONSULTA. Nei giorni scorsi erano arrivati spifferi sui nomi designati (alcuni subito contestati da più parti) per una consulta che non servirà certo a dare tranquillità alle categorie. Del D.M. ufficiale non c’è ancora traccia, ieri è tuttavia circolata una bozza per la quale, ai nomi da noi anticipati venerdì scorso, nel trotto vanno aggiunti quelli di Stefano Sedia (per i funzionari) e Mauro Baroncini (allenatori) a Silvio Toriello (ippodromi), Luca Rocca (proprietari), Jacopo Brischetto (allevatori), Marco Smorgon (guidatori) e Filippo Monti (gentlemen). Per il galoppo restano invece Elio Pautasso (ippodromi), Mario Masini e Lino Scarpellini (proprietari), Salvatore Sulas (fantini), Giuseppe Botti (allenatore), Mattia Cadrobbi (allevatori) e Mauro Camuffo (funzionari) per il galoppo. Almeno alcuni di questi ancora oggi non hanno mai ricevuto comunicazione del loro coinvolgimento, né gli è stata chiesta disponibilità. Ci sarebbe comunque da chiedere perché sia stato ignorato e non coinvolto il settore degli ostacoli...

Si spera che il testo del D.M. circolato ieri sia solo una bozza: titolo e testo dell’articolo 1 parlerebbero infatti di «consulta delle corse al trotto», salvo poi inserire nell’articolo 4 anche i componenti del galoppo... Piuttosto va osservato come sia stato maldestramente ignorato il settore dell’ostacolismo. Per il resto il decreto «non comporta oneri per lo Bilancio dello Stato», la consulta sarà presieduta da Francesco Saverio Abate, capo del dipartimento Mipaaf che si occupa dell’ippica.

CONVEGNO. Nel frattempo venerdì scorso si è tenuto a Pisa il convegno “Ippica quale futuro”, nel quale i relatori hanno delineato come l’unica strada per risollevare un comparto da tempo in affanno sia quella della esternalizzazione delle funzioni che il Mipaaf ha ereditato dall’Unire, con l’allestimento di una vera e propria governance del settore «capace di confrontarsi con i vari riferimenti istituzionali: Mipaaf (ministero di riferimento), MEF, Ministero del Lavoro, Ministero della Salute e ADM, al fine di trovare soluzioni che portino l’ippica ad essere una risorsa e non un costo per lo Stato, obiettivo raggiungibile verosimilmente nel giro di 3-5 anni». Ci sono stati anche interventi di alcuni politici, in particolare quelli dei senatori La Pietra e Zuliani che hanno illustrato il DDL per la riforma dell’ippica in esame in Commissione Agricoltura del Senato che prevede una interlocuzione diretta anche dell’ANCI, l’associazione dei Comuni.


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