Il giorno di Davidson du Pont

Secondo nelle due precedenti edizioni vinte da Face Time Bourbon, va finalmente a segno nell'Amerique con il 21enne Bazire jr dopo una vertiginosa e millimetrica rimonta ai danni del fuggitivo Galius. Quarto con tanti rimpianti Vivid Wise As, in... gabbia fino alla retta d'arrivo. Nel convegno un bel colpo per la Scuderia Santese: Usain Toll netto vincitore in gruppo 3 nel Gougeon a 21/1
Il giorno di Davidson du Pont
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Secondo nel 2020 e nel 2021, Davidson du Pont senza Face Time Bourbon è riuscito finalmente a vincere l’Amerique. E c’è riuscito Nicolas Bazire, stavolta reuccio a tutti gli effetti e non solo in quanto figlio di “Le Roi”, ovvero Jean Michel, padre del 21enne driver e soprattutto padrone della pista di Vincennes, oltre che per quattro volte proprio dell’Amerique. L’hanno spuntata per un niente, Davidson e Nicolas, pizzicando proprio sul traguardo il fuggitivo Galius e Yoann Lebourgeois.

Davvero una bella foto-ricordo, nel dopocorsa, la lunga stretta di mano tra figlio e padre quando erano ancora in sulky a Davidson du Pont e Feydeau Seven, questo invece appena decimo con JMB. «Bè, primo Amerique a 21 anni: in qualche cosa sono stato più rapido di mio padre», il divertente commento di Bazire jr in conferenza stampa. JMB c'era riuscito a 27 (con Moni Maker nel 1999), il figlio è diventato il guidatore più giovane ad aver vinto la classicissima (precedente primatista Jean Etienne Dubois, a 26 con Coktail Jet nel 1996), dopo averla disputata per la prima volta nel 2021 con Valokaja Hindo. Davidson, va detto, appartiene a Jean Yves Rayon, suocero di Jean Michel e quindi nonno di Nicolas che peraltro almeno ufficialmente proprio con questo Amerique è diventato allenatore del 9 anni da Pacha du Pont. Il marchio "du Pont" è da tempo quello della famiglia Rayon, che è quindi anche allevatrice del cavallo.

I nostri? Vivid Wise As quarto con mille rimpianti: s'è trovato murato vivo, anzi vivissimo, ancora all’ingresso in retta d’arrivo ed è finito a velocità doppia (ultimi 500 metri da 1.10.6) quasi in linea con la terza arrivata Flamme du Goutier, a ridosso dei primi due. Cokstile ha chiuso nono, rimasto ancora più impelagato nelle posizioni di coda come pure Vitruvio, undicesimo. Zacon Gio ha rotto dopo la partenza ed è finito subito squalificato.

LA CORSA. Bazire jr l’ultima volta aveva buttato via il successo nel Belgique, ultima B di preparazione e qualificazione all’Amerique, per una sollecitazione di troppo a Davidson du Pont quando la corsa era praticamente vinta. In questa circostanza qualche problemino è ancora sopravvenuto sull’ultima curva, quando non è stato semplicissimo saltare il favorito Etonnant e lanciarsi finalmente sulle tracce di Galius, scatenato in avanti da Lebourgeois. La retta di Vincennes è tuttavia abbastanza lunga e oggi è diventata lunghissima per Galius, in crisi negli ultimi metri e alla fine sopravanzato appunto di pochissimo dal vincitore. Una curiosità: da neppure un paio di mesi Davidson du Pont è trattato con il neurofeedback, strumento che serve a modificare l’ampiezza, la frequenza e la coerenza degli aspetti elettrofisiologici del cervello, anche con l’utilizzo di suoni, intervenendo quindi a livello neurocognitivo.

Più dietro Flamme du Goutier ha invece salvato il terzo posto da Vivid Wise As, che presto era stato sistemato in terza pariglia da Matthieu Abrivard ma che dopo la salita e in particolare sull’ultima curva s’è ritrovato ingabbiato, tra un paio di cavalli in difficoltà davanti a lui e quelli avanzati all’esterno. L’indigeno della Bivans si è quindi decisamente migliorato, dopo il 14º posto del 2021 (quando fece il lavoro sporco per il compagno Face Time Bourbon, grande assente di questa edizione) e la rottura del 2020. Tra due settimane il France, sui 2100 metri anziché sui 2700 dell’Amerique, potrebbe essere la “sua” corsa.

ALTRE CORSE. Prima dell’Amerique, nel Prix Jean René Gougeon c’era stata una grande soddisfazione, e non è la prima in questo meeting d’hiver 2021-22, per la Scuderia Santese e l’allenatore Erik Bondo con Usain Toll. Affidato nella circostanza a Adrien Lamy anziché a Gabriele Gelormini che guidava l’altro allievo del trainer danese, Grand Art, lo svedese in giubba biancoblu è stato anche leader sulla discesa, scavalcando Always Ek. Rilevato a sua volta da Free Man, in retta d’arrivo ha piazzato una fiondata imparabile a centropista ai danni di Empire, con Grand Art rinvenuto altrettanto forte per l’accoppiata firmata Bondo (21/1 la quota al PMU per il vincitore). Usain Toll, 6 anni da Googoo Gaagaa, si sta trovando a meraviglia sui saliscendi di Vincennes: seconda vittoria, un secondo posto e un terzo nelle quattro corse fin qui disputate sulla pista nera.

Negli altri gruppi 1 di giornata, da segnalare l'onorevole quinto posto di Capital Mail nell'Ourasi-Sulky World Cup per i 4 anni.

Così oggi: course A (61.000 €, m. 2700) 7. Isabella Ferm 14.7; Prix Jean René Gougeon (gruppo 3, 90.000 €, m. 2100) 1. Usain Toll 11.5, 7. Always Ek 12.1, 8. Al Capone Stecca 12.2; GP d’Amerique (gruppo 1, €, m. 2700) 1. Davidson du Pont (N. Bazire) 11.3, 2. Galius 11.3, 3. Flamme du Goutier 11.5, 4. Vivid Wise As 11.5, 9. Cokstile 11.8, 11. Vitruvio 11.9, Zacon Gio rp; Prix Ourasi-Sulky World Cup 4 Ans (gruppo 1, 300.000 €, m. 2700) 5. Capital Mail 12.7, 8. Instinct d’Am 12.9, 9. Chuky Roc 13.4; Prix Bold Eagle-Sulky World Cup 5 Ans (gruppo 1, 300.000 €, m. 2700) 6. Bubble Effe 12.8; Prix Helen Johansson (gruppo 3, 90.000 €, m. 2100) 5. Aura Sl 11.9, 7. Audrey Effe 12.18. 10. Allegra Wf 12.3.


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