Run Rome The Marathon è tra i premiati della ventunesima edizione del Bea - Best Event Award Italia, gli “Oscar” italiani degli eventi organizzati da Adc Group. La giuria ha assegnato al team composto da gruppo Corriere dello Sport, Infront Italy e Italia Marathon Club il premio della categoria sportiva per il lavoro svolto nell’organizzazione e nella comunicazione della maratona di Roma che il prossimo 16 marzo celebrerà l’edizione del trentennale.
Il trionfo della Run Rome The Marathon
Alla cerimonia di premiazione di ieri in Sala Sinopoli, momento clou della “live communication week” all’Auditorium Parco della Musica, la nuova veste della corsa da 42,195 km nella Capitale ha colpito per idea e obiettivi in una categoria in cui erano presenti “Fuoriclasse del Tifo” (organizzatore 2Night Spa), “Lamborghini SuperTrofeo World Finals” (Gruppo Peroni) e “Together, a Black and White Show” (Juventus FC). La nutrita giuria di esperti era presieduta da Antonino Caridi, global experiential manager di Campari Group. Idea e obiettivi, quelli della Run Rome riconosciuti dalla giuria, che vanno oltre la mera competizione sportiva, puntando alla promozione della pratica sportiva e di uno stile di vita sano attraverso un appuntamento che arricchisce l’offerta turistica di una città come Roma, costruendo una comunità altamente inclusiva.
Quinzi: "Un grandissimo traguardo"
«Per noi - il pensiero del direttore marketing del Corriere dello Sport-Stadio, Daniele Quinzi - è stato un grandissimo traguardo anzitutto arrivare nella short list. E competere a questo livello è il riflesso di quanto siamo cresciuti, prendendo in carico una manifestazione da 7.000 persone e portandola ai 40.000 iscritti totali attuali, raggiungendo così lo status di maratona ed evento attivo più partecipati d’Italia. Questo premio testimonia inoltre la grande determinazione del settore Marketing e Comunicazione nel trattare il nostro evento alla stregua dei grandi appuntamenti internazionali».
Quinzi: "Trionfo in prospettiva futura"
Proprio nel confronto con le grandi maratone all’estero e lavorando sul mondo del running, «abbiamo dimostrato che è possibile creare una comunità fiera e orgogliosa di rappresentare l’Italia, fiera e orgogliosa di compiere una grande impresa che è quella di portare a termine una gara da 42 km e 195 metri, cementando così la propria passione». Quinzi parla di un trionfo in prospettiva futura perché, «come certifica la ricerca dell’Università La Sapienza, lo scorso anno abbiamo generato un indotto da 50 milioni e abbiamo la prospettiva di toccare quota 75 milioni per il 2025».
Caridi: "Standard sempre più elevati"
In un quadro in cui, per usare le parole di Caridi, gli «standard qualitativi delle manifestazioni sono sempre più elevati sul fronte della sostenibilità e dei contenuti», Run Rome The Marathon si ritaglia insomma un suo spazio importante a livello di organizzazione. Un punto in più il prossimo anno per la Capitale alle prese con l’imponente appuntamento rappresentato dal Giubileo. E anche sul versante Fede e sport - considerando la collaborazione con Athletica Vaticana - la maratona non parte svantaggiata.