Mondiali di nuoto, prima medaglia azzurra con Furlan

L'italiano ha conquistato il bronzo nella 5 km di fondo nella rassegna iridata a Kazan
Nuoto, ai Mondiali subito Furlan: che gioia!
3 min

ROMA - Prima medaglia azzurra ai Mondiali di nuoto in Russia. L'italiano Matteo Furlan ha conquistato il bronzo nella 5 km di fondo nella rassegna iridata a Kazan.

LA GRANDE GIOIA - "Ho cercato di restare in gruppo nel primo giro senza sprecare troppe energie poi ho cambiato passo. Forse troppo in fretta. Se fossi rimasto più nascosto probabilmente avrei avuto maggiori chance nel finale": Matteo Furlan ripercorre quei 5 chilometri nel bacino di Kazan che hanno regalato il bronzo e la prima medaglia dell'Italia ai mondiali di nuoto. Una medaglia inaspettata quella del friulano al suo primo podio internazionale in carriera all'esordio iridato dopo l'argento nella 10 Km delle Universiadi di Gwangju. Un debutto con un pizzico di rammarico "perché, col senno di poi - racconta - nessun traguardo mi sarebbe stato precluso anche se alla vigilia non immaginavo di poter salire sul podio. L'ultima boa mi ha un pò penalizzato; non riuscivo a vedere il traguardo, mi è mancata la visione di campo, così sono stato raggiunto ed è stato difficile tenere il passo degli avversari negli ultimi metri".

L'OTTIMISMO - Già d'argento alle Universiadi, Furlan aveva anche portato il primato personale nei 1500 sul 15'13"76 che alimentava un ottimismo concreto. "Sapevo di essere in crescita e di avere un'occasione da giocare. Ma dalla teoria alla pratica il passo è molto lungo. Sono riuscito a compierlo perché ho nuotato con lucidità. Sono sempre stato attento nel corso della gara, ad eccezione dell'ultima boa che mi ha disorientato". Una medaglia che deriva anche da un approccio diverso agli allenamenti. "Sono sempre stato un pigrone, da quand'ero bambino. Ho cominciato a giocare a basket (Furlan è alto 194 cm, ndr), ma non mi andava di rincorrere la palla; poi sono passato al nuoto attirato dai successi di Massimiliano Rosolino, Domenico Fioravanti ed Emiliano Brembilla. Ho cominciato a nuotare dai 400 ai 1500 stile libero e i 200 farfalla, ma ero piuttosto svogliato. Quando sono emersi Gregorio Paltrinieri, che ritengo sia il più forte del mondo, e Gabriele Detti, ho capito che non avevo possibilità di emergere e così, anziché smettere, ho provato il fondo. Mi è piaciuto molto e mi ha dato una svegliata. Da allora prendo tutto più sul serio" e dopo i campionati europei di specialità a Piombino nel 2012 e quelli di Berlino 2014, con piazzamenti di rilievo, è arrivata la medaglia iridata.


© RIPRODUZIONE RISERVATA