ROMA- Dieci anni di battaglie, una carriera lunghissima ricca di successi. Lui sempre al centro del ring a inseguire (e battere) record del mondo, sfidare avversarsi che nel corso del tempo sono cambiati. Gregorio Paltrinieri, 27 anni, dal 2012 è il punto di riferimento del mezzofondo (e poi fondo) mondiale. Greg ha vinto ovunque: l’oro olimpico a Rio, l’argento e il bronzo a Tokyo. E poi ori europei e mondiali in tutti i Paesi possibili e immaginabili. Tranne uno: l’Italia. Basterebbe questo per dare la dimensione di cosa potrà essere l’Europeo di Roma del prossimo agosto. Lo scenario lo conosciamo: lo Stadio del nuoto, che lascia a bocca aperta tutti gli atleti che entrano in vasca da quel tunnel. E poi il mare, finalmente il mare aperto, per le gare in acque libere.
Greg, finalmente l’Italia e finalmente Roma.
Il Mondiale di Roma 2009 è stato un altro grande spettacolo. Paltinieri era?...
Questa volta sarà diverso.
Dalla piscina alla spiaggia di Ostia.
L’acqua di casa.
A quasi 28 anni la voglia di competere è sempre la stessa.
In condizioni normali potevano essere tre ori: 800, 1.500 e 10km.
Tra poche settimane c’è il Mondiale.
Gli avversari saranno sempre gli stessi.
L’altro, l’ucraino Romanchuk, in fuga da Kiev, sembrava dovesse venire in Italia.
«Ci eravamo sentiti, l’avevo invitato a stare da me. Invece ha preferito andare in Germania, da Wellbrock, ma non è un problema. Continuiamo a sentirci abbastanza regolarmente. Lo capisco anche: dal punto di vista tecnico i loro allenamenti sono un po’ diversi dai miei e poi oggi Wellbrock è il numero uno. Io sono qui per dimostrare che magari ha fatto una scelta tecnicamente sbagliata...»
Meglio il mare o la piscina?
«L’adrenalina oggi me la dà il mare, è quello che mi piace fare più di ogni altra cosa. La piscina resta una grande passione ma è diverso. Non è comunque il momento di scegliere: voglio essere competitivo ovune. E poi Parigi 2024 è dietro l’angolo».