Dramma Peaty, si ferma il ranista top del mondo: "Ho problemi di salute"

Il 28enne pluriolimpionico nuotatore britannico ha annunciato sui social lo stop e la conseguente rinuncia ai Mondiali in Giappone: tutti i dettagli
Dramma Peaty, si ferma il ranista top del mondo: "Ho problemi di salute"© Getty Images
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ROMA - Un'altra leggenda del nuoto, il pluriolimpionico Adam Peaty, alza bandiera bianca. Stress, burnout, depressione o problema mentale che sia, il campione britannico ha deciso di non poter andare avanti con la vita di sempre, tra allenamenti estenuanti e sempre nuove sfide da affrontare in gara, senza affrontarlo. Ha così annunciato a tutti che si fermerà per un po', rinunciando ai campionati nazionali e quindi ai Mondiali di luglio in Giappone, principale appuntamento del 2023, per provare a tornare in sesto in vista delle Olimpiadi Parigi.

L'annuncio sui social

Il 28enne di Derby, detentore dei record mondiali dei 50 e dei 100 rana, ha spiegato che non si sta "godendo lo sport" come ha fatto finora. "Come alcuni forse sapranno, ho lottato con la mia salute mentale negli ultimi anni e penso che sia importante essere onesti al riguardo - ha scritto lui stesso sui suoi account -. Sono stanco, non sono me stesso e non mi piace lo sport come mi piaceva negli ultimi anni". Dopo i due ori vinti a Tokyo nei 100 rana e in staffetta, Peaty ha subito una battuta d'arresto nel 2022 a causa di un infortunio in allenamento che gli ha impedito di partecipare ai Mondiali.

I precedenti nello sport

Tra i nuotatori, prima di Peaty, hanno ammesso e affrontato i loro problemi anche il re delle piscine Michael Phelps, recordman di ori olimpici, il suo omologo australiano, Ian Thorpe, e altro grande del nuoto come Ryan Lochte. Battaglie con la propria mente come quelle affrontate anche da chi è abituato a solitudine e fatica in sella a una bici, come Mark Cavendish, Marcel Kittel, Tom Dumoulin e Gianni Bugno, oppure a estenuanti duelli su un campo da tennis, come la giapponese Naomi Osaka e l'australiana Ashleigh Barty, ma anche a campioni con una squadra alle spalle, come il calciatori Andres Iniesta o Josip Ilicic, e ancor prima il loro collega Paul Gascoigne, lo sportivo alcolizzato forse più famoso di sempre. In alcuni casi è tragico l'epilogo di queste storie, come per Kelly Catlin, campionessa di ciclismo, finita dopo due cadute in una spirale che l'ha portata al suicidio, stessa fine del portiere della nazionale tedesca Robert Enke


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