C’era una volta Federica Pellegrini che dominava i 200 stile libero e vinceva i 200 dorso ai Campionati Italiani, magari non nello stesso giorno, mettendo assieme due gare così differenti fra loro. Ieri Sara Curtis, l’astro nascente del nuoto azzurro al femminile, ai Campionati Italiani in vasca corta di Riccione ha piazzato la zampata nei 100 dorso (57”17, terzo crono italiano all time) e poi, un’ora dopo, ha vinto i 100 stile libero con il secondo tempo di tutti i tempi in Italia (52”37), con il personale sbriciolato e il tocco a soli 27 centesimi dal record italiano di Federica Pellegrini. Pochi dubbi sulle prospettive dell’atleta cuneese che è arrivata in grande spolvero alla kermesse tricolore e si sta confermando come atleta di valore assoluto e anche eclettica, visto che mette assieme senza problemi stile libero e misti (giovedì aveva vinto con pass per Budapest i 50 dorso e aveva centrato la finale, a cui ha poi rinunciato, dei 100 misti e oggi chiuderà il cerchio con i 50 stile, la gara che predilige). «Sono felicissima per il tempo, non pensavo di ottenere il pass per il Mondiale – spiega l’atleta – sono andata forte, adoro allenarmi e gareggiare e so benissimo che ho ancora ampi margini di miglioramento in tutte le specialità. Lavorerò per farmi trovare pronta ai Mondiali. Anche i 100 dorso mi hanno soddisfatto, il pass per Budapest era difficile da prendere ma mi sono migliorata di quasi un secondo e va bene così».
L'azzurro che piace
Se Sara Curtis merita la copertina, quella di ieri è stata un’altra giornata tutto sommato positiva per il movimento azzurro con altri quattro pass ottenuti per la rassegna iridata. Oltre a Sara Curtis hanno fatto centro Lorenzo Mora nei 50 rana, vinti con il crono di 22”89 a due decimi dal record italiano di Michele Lamberti che non si è presentato al meglio a Riccione ed ha chiuso lontano e solo terzo. Doppietta di pass nei 50 rana con Simone Cerasuolo che si conferma in grande condizione vincendo con 25”79 davanti a Ludovico Viberti, anche lui sotto il limite fissato dalla FIN con 25”88. Solo terzo un Nicolò Martinenghi non al meglio della condizione (26”07) che, a meno di cambiamenti, non sarà al via nella gara individuale a Budapest. Quella di ieri è stata anche la giornata dei ritorni molto graditi di due medagliati olimpici: Gabriele Detti inaugura una nuova fase della sua carriera dominando gli 800 stile libero con 7’37”17 che potrebbe anche fruttargli una insperata chiamata a Budapest e Federico Burdisso si impone nei 200 farfalla con un crono non lontano dal limite, 1’52”65. Tutte buone notizie all’alba di un nuovo quadriennio olimpico.