ROMA - Dai trionfi all’amore, passando per la politica, sino alla maternità. Federica Pellegrini si racconta in una lunga intervista al Corriere della Sera. Il suo primo ricordo, racconta, è quello della “istruttrice di nuoto” che “vuole metta la testa sotto l’acqua per fare le bolle, a me non piace, lei si spazientisce. La testa alta è rimasta poi un tratto nella mia nuotata, adesso è considerata sbagliatissima”. Dice di avere ancora paura di tuffarsi in mare se non vede in fondo (“Se non c’è luce in mare, non mi butto”, ammette). Politicamente sostiene di essere di “destra moderata” e nei confronti di Giorgia Meloni spiega di avere “una forte solidarietà femminile. Spero che una donna faccia grandi cose per le donne. Ma da questo punto di vista direi che possiamo migliorare ancora molto”. Da donna e da veneta è stata colpita dalla storia di Giulia Cecchettin. “Quando è stata uccisa ero incinta di mia figlia. Quella tragedia mi ha portato a pensare al patriarcato, a quante volte le donne vengono sminuite".