«Ho tolto il cronometro».
A un nuotatore? Sicuro?
«Sì. Ho iniziato con Rachele, non la ringrazierò mai abbastanza. Mi ha messo nella condizione di trovare soluzioni diverse, non sopportava più certi carichi di lavoro».
Sarebbe Rachele Bruni, argento olimpico a Rio 2016 nella 10 chilometri. E ci cascano?
«All’inizio sono sorpresi, bisogna convincerli. È la parte più impegnativa, perché la nostra cultura è quella del cronometro attaccato alla parete, tutti i giorni».
Fabrizio Antonelli, 43 anni, allena il gruppo del fondo al Centro Federale di Ostia. Romano, inizia a nuotare nel periodo d’oro di Stefano Battistelli, prima medaglia olimpica maschile del nuoto italiano a Seul 1988. Bibi si allenava e Fabrizio, ancora con i braccioli, faceva scuola nuoto nella corsia accanto. La piscina era il Domar, quartiere Portuense, ed è ancora lì. Un inizio di carriera da mistista, proprio come Bibi, poi la folgorazione delle acque libere. Oggi con lui si allena Gregorio Paltrinieri e poi Domenico Acerenza, Luca de Tullio e - tra gli altri - la brasiliana regina delle acque libere Ana Marcela Cunha. A occhio, funziona: «Ma non mi sarei mai aspettato tutto questo. Mi piace studiare, aggiornarmi, trovare spunti nuovi».