Padel, Michele Bruno: "Il futuro? Puntare sulla difesa"

Campione d’Italia con la squadra del Circolo Canottieri Aniene e campione d'Europa, il numero 1 del ranking azzurro ha iniziato a giocare per puro caso, ma ora è diventata una missione di vita
Padel, Michele Bruno: "Il futuro? Puntare sulla difesa"
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ROMA - Campione d’Europa, numero 1 del ranking azzurro e campione d'Italia con l'Aniene. L’ascesa di Michele Bruno è sotto gli occhi di tutti. Un cammino strepitoso iniziato appena cinque anni fa: "Ho conosciuto il Padel per puro caso con degli amici che mi hanno chiesto di provare. Non conoscevo nulla, da quella prima volta è nata una passione". Il campo montato al Circolo Corte dei Conti dove insegnava come Maestro di Tennis e un amore che è continuato a crescere: "Il Padel mi ha affascinato sempre di più, gioco a tennis da quando ho 6 anni e ho sempre prediletto il gioco di volo. A padel vedevo che potevo giocare i miei colpi principali, scendendo a rete, come volée e smash. Preferisco un gioco offensivo, tatticamente voglio imporre il mio gioco. Adesso però mi sto specializzando anche sulla difesa dove sto scoprendo nuovi modi di giocare". Il palmarès di Michele Bruno parla da sé. Vincitore di diversi Tornei Open d’Italia, campione d’Italia outdoor nel 2019, campione d’Italia della Serie A nel 2020, partecipazioni nelle competizioni internazionali come il World Padel Tour e FIP e il culmine con l’emozione più grande, la vittoria del Campionato Europeo nella sua Roma con la maglia azzurra addosso, lo scorso anno: "È stata un’emozione unica – ci racconta Michele – ancora oggi se rivedo i video di quella finale, dove abbiamo portato noi il punto decisivo, mi vengono i brividi". Il numero 1 italiano, premiato dal CONI con la medaglia di bronzo al valore sportivo, ha fatto parte delle ultime spedizioni azzurre tra Mondiali ed Europei: "La mia più bella partita a livello internazionale è stata insieme a Britos contro Lamperti e Belluati ai Mondiali in Paraguay nel 2018. Giocammo contro i top 10 del World Padel Tour, perdendo 7-5 al terzo set. Una partita bellissima".

I segreti

Passione e sacrificio sono le parole chiave di Michele Bruno: "Mi alleno tre volte a settimana sul campo e tre volte a livello fisico. Nel weekend quando non ci sono tornei organizziamo partite tra noi. Alla base ci deve essere la passione, neanche fai caso alle ore che stai in campo, è un allenamento continuo. La voglia di far bene e di migliorarsi sono fondamentali. Il fatto poi di giocare in due ti aiuta e ti fortifica". Proprio il feeling con il compagno è un elemento essenziale in questo sport: "Ho giocato per la maggior parte di questi anni con Luca Mezzetti. Dopo 5-6 sconfitte consecutive abbiamo deciso insieme di prenderci un momento di stop, abbiamo fatto un change e ho giocato di recente con Daniele Cattaneo e con Lele Fanti. Le dinamiche di gioco con il compagno sono fondamentali nel padel". Il lockdown ha sospeso temporaneamente le competizioni, ma gli obiettivi di Michele Bruno per il prossimo anno sono chiari: "Nel 2021 vorrei giocare più competizioni internazionali, come ad esempio il circuito FIP che è ottimo per noi. Mondiali? Argentina e Spagna non le fermi, arrivare tra i primi sei posti sarebbe un ottimo risultato". Il futuro lo vedrà ancora protagonista sui campi sia come atleta che come imprenditore: "Questi anni me li tengo ancora tra lavoro e professionismo, poi, tra i miei pensieri, c’è l’idea di realizzare un mio centro di Padel. Per colmare il gap con Spagna e Argentina deve nascere una nuova generazione, che possa interpretare questo gioco in maniera diff erente, più padellistico e meno tennistico. A livello di attacco non abbiamo nulla da invidiare, sulla difesa invece siamo ancora dietro".

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