800 strutture e 1.750 campi di padel in Italia: sono questi i numeri che, secondo i dati raccolti ed elaborati da Mr Padel Paddle, risultano triplicati rispetto al 2018. Un vero e proprio boom senza interruzione di continuità, nonostante il difficile anno in corso, profondamente segnato dalla pandemia di Coronavirus, dai lunghi mesi in lockdown e da tutte le restrizioni tuttora vigenti. Proprio il 2020 ha rappresentato un ulteriore step di crescita, non solo per le oltre 200 nuove strutture e per i 520 campi installati, ma anche (e soprattutto) per una più omogenea distribuzione geografica. Messa da parte la cartina "a macchia di leopardo", con un forte sviluppo limitato soltanto ad alcune regioni, l'era 2.0 del padel racconta una storia nettamente diversa: le 244 strutture e i poco più di 640 campi presenti nel Lazio rappresentavano infatti, fino a due anni fa, la quota del 60% a livello nazionale, scesa oggi al 30%. La diffusione si è estesa in ogni angolo della penisola, ma 4 regioni hanno "corso" particolarmente veloce: la Lombardia, con 80 strutture (il 10%), la Sicilia (73), l'Emilia-Romagna (68) ed il Piemonte (59).
Boom del padel, dai campi ai praticanti
Spostando il focus dell'analisi dalle regioni alle province, si nota subito come in testa (e con un certo margine) ci sia Roma: sono 188 le strutture nella Capitale (con 538 campi), seguita da Latina (35 e 67), Torino (31 e 62), Milano (24 e 77), Palermo (23 e 51), Napoli (19 e 35) e Cagliari (17 e 37). Il benchmark, punto di riferimento italiano al momento con una media di 2,2 campi per struttura, è il mercato spagnolo con 4,4. Per quanto riguarda i praticanti, le stime contano, nel Belpaese, un numero di giocatori amatoriali compreso tra i 300mila e i 500mila, con oltre 10mila tesserati della Fit: le continue difficoltà - causa sold out - riscontrate da numerosi appassionati in sede di prenotazione ne sono una conferma...