Sport e relax, un angolo di Caraibi a Civitavecchia

Padel Village, il circolo che guarda al futuro che comprende otto campi da gioco
Sport e relax, un angolo di Caraibi a Civitavecchia
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Un angolo di Caraibi nel cuore di Civitavecchia. È il Padel Village della città laziale. A 70 chilometri da Roma c'è un circolo che sembra proiettato nel futuro. «Chi viene a giocare nei nostri campi viene catapultato in un'altra dimensione. Almeno così ci dicono...». A parlare è Gino Tidei, 41 anni, titolare del centro nato nemmeno un anno fa. Il Padel Village è stato inaugurato lo scorso luglio, eppure è già diventato un punto di riferimento in questo angolo di Lazio, e si candida a diventare uno dei più belli del panorama nazionale. Atmosfera quasi esotica, otto campi, di cui quattro che verranno coperti a fine settembre. Altri due invece sorgeranno entro il 2022. E poi: legni, palme, vetri, banani, ombrelloni di paglia. «Sembra un'oasi», sottolinea raggiante Tidei, felice per la "creatura" costruita insieme alla moglie e ad alcuni amici. Tutti animati da una passione straripante. «Questo è un circolo anomalo, sembra di stare in vacanza - dice Tidei -. Si gioca a padel, c'è il bar, il punto ristoro, una pizzeria, la club house. Io sono di Civitavecchia e sono felice di aver dato uno spunto per far conoscere la mia realtà anche a livello nazionale. Siamo un unicum in Italia, oggi non esiste un altro circolo così dal punto di vista dell'architettura. Forse è perfino troppo per Civitavecchia, nel senso che un circolo del genere starebbe bene anche in una grande città».

I numeri del Padel Village

Il Padel Village conta grandi numeri. Dentro uno spazio di 15mila metri quadri di terreno c'è una scuola con 10 maestri, una settantina di bambini iscritti alle lezioni di padel, «lavoriamo dalle 8 di mattina fino anche all'una di notte in estate. Chi viene qua esce dalla quotidianità. Questo non è un “parcheggio per giocatori” in cui arrivi e dopo un'ora te ne vai, qua è il contrario». E in mente ci sono altri grandi progetti. «Nel 2023 vogliamo realizzare due piscine e una tribuna da mille persone». E idee che sono già in piedi. «È in corso di svolgimento un campionato amatoriale con Serie A, B e C, il più grande d'Italia, con 240 giocatori e 120 coppie, un torneo che ogni anno prevede  promozioni e retrocessioni con le prime quattro della massima categoria che approdano in Champions League. Sì, perché vogliamo creare un'appendice internazionale con un torneo finale a Madrid per le migliori coppie, pagando albergo e aereo. Ad aprile poi parte la Coppa Italia mista, ci sono già 50 coppie iscritte. Questi numeri dentro una piccola realtà di provincia sono incredibili. In più faremo un torneo open a metà giugno». Con un grande sogno nel cassetto: «Speriamo di ospitare presto una tappa dello Slam, abbiamo lo spazio per le gare internazionali. Magari, chi lo sa... Un giorno vorrei veder varcare i cancelli del Padel Village a Juan Lebrón e Paquito Navarro».


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