Méndez Ruiz fissa gli obiettivi: "Sarà l'anno del riscatto"

"Voglio andare al Master Finale", assicura lo spagnolo numero 48 del ranking assoluto WPT
Méndez Ruiz fissa gli obiettivi: "Sarà l'anno del riscatto"
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ROMA - Rafael Méndez Ruiz, spagnolo, nato a Jerez de la Frontera il 22 gennaio del 1992, è il numero 48 del ranking assoluto WPT ed è al 36esimo posto nella Race 2022. Ex campione di tennis, ha fatto anche una Coppa Davis nel 2004 con la Spagna, dopo un periodo difficile legato ad alcuni problemi di salute è rientrato a pieno regime lo scorso anno nel circuito. Ha delle qualità indiscusse e le premesse ci sono tutte per tornare a scalare posizioni significative in classifica insieme al suo compagno attuale, lo spagnolo Salvador Oria Ortega.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«A 15 anni, prima giocavo a tennis e sono stato campione dell'Andalusia per diversi anni consecutivi per poi andare a rappresentare la Spagna nel 2004 nella Coppa Davis. Poi un brutto infortunio al polso e da lì sono iniziati i problemi anche con una tendinite alla spalla. Ero demoralizzato e così sono passato al padel che mi ha ridato un grande entusiasmo».

Cosa ami del padel?
«La competizione e anche quella sensazione di “formicolio” che si prova prima di entrare in campo; inoltre condividere le emozioni in campo con il tuo compagno e prendere il meglio da lui se qualcosa per te quel giorno non gira. Nel padel il fattore psicologico è vitale».

La partita indimenticabile?
«Molte che purtroppo non ho vinto, ma che allo stesso tempo mi hanno fatto capire che sono un giocatore competitivo, avendo perso di poco contro coppie come Navarro e Juan Martín o Lucho Capra e Maxi Sanchez. Questo mi dà molta fiducia per il futuro».

Dei compagni che hai avuto cosa hai apprezzato di più?
«Direi la capacità di resistenza, perché sopportarmi è complicato. Ho un bel “caratterino” e loro sono stati molto pazienti».

Se dovessi allenare una coppia maschile e una femminile?
«Per gli uomini Navarro e Di Nenno, mentre per le donne Triay e Salazar».

2021, soddisfatto o potevi fare meglio?
«Direi che non posso lamentarmi, considerato anche il fatto che lo scorso anno ho avuto dei problemi di salute».

Ci parli del tuo compagno Salvador Oria Ortega.
«Salva sta crescendo molto a livello di gioco e di classifica e quest’anno sono certo che ci divertiremo molto insieme, siamo uniti e formiamo una bella coppia».

Dove vorresti migliorare?
«Un po' in tutto, ma se dovessi scegliere un colpo in particolare, direi la vibora, se fatta bene è davvero micidiale. Poi sulla mobilità in campo, vista la mia altezza di quasi 2 metri, ma in generale a livello tecnico sono soddisfatto».

Con quale racchetta giochi?
«Con la NOX ML10 Bahía. È perfetta a livello di potenza e controllo e ha una forma a goccia che, venendo dal tennis, mi piace molto».

Cosa fai nel tempo libero?
«Amo stare con gli amici, guardare le serie tv e leggere libri».

Cosa ne pensi dello sviluppo del padel in Italia?
«Sono tutti pazzi per il padel. Io ho la fortuna di giocare la Serie B con il Club Faenza e mi piace molto venire in Italia, siamo molto coccolati e se ami viaggiare è il massimo».

Sogno nel cassetto?
«Per ora il mio sogno è un obiettivo: andare al Master Finale come coppia tra le prime cinque in classifica. Il vero sogno sarà un giorno vincerlo».


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