Las Heras: "Prima la laurea, poi la racchetta"

Dopo gli studi in medicina, la giocatrice spagnola ha scelto il padel e ora vuole essere la numero 1
Las Heras: "Prima la laurea, poi la racchetta"
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Nata a Madrid il 7 ottobre del 1993 e n.18 del ranking WPT, Bárbara Las Heras è una giocatrice con grandi potenzialità di crescita. Domenica scorsa ha “rischiato” di vincere la finale del Master di Marbella, dopo aver fatto un torneo incredibile, insieme alla sua attuale e brava compagna Verónica Virseda, con la quale in questa stagione ha già partecipato ad altre due semifinali in occasione degli Open di Alicante e Reus. Laureata in medicina e dopo un periodo di studio che l’ha tenuta lontana per alcuni anni da diverse competizioni, Barbara vanta al suo attivo 109 partite nel WPT, con una percentuale di vittorie (63) pari al 58%.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«A 10 anni quando hanno aperto un club vicino casa e così i miei genitori mi hanno iscritta per farmi provare».

Quando sei diventata una professionista?
«A 11 anni ho iniziato a vincere i campionati nazionali e mondiali Under. Poi a 15 anni, ho gareggiato nel Padel Pro Tour e successivamente ho fatto il grande salto nel WPT. Il cambiamento vero e proprio è avvenuto comunque quando avevo 14 anni, dove ho raggiunto la finale del campionato spagnolo Under 23 perdendo con Patty Llaguno e Begoña Garralda».

La partita indimenticabile al WPT?
«Fino a pochi giorni fa avrei detto altro, ma dopo la finale di domenica scorsa e il torneo ben gioca- to nel suo complesso, non ci sono dubbi: il Master di Marbella».

Di ogni compagna che hai avuto, cosa ti ha impressionato?
«Ognuna mi ha lasciato qualcosa di speciale. Di Laura Clergue, l’illusione; di Isabel Domínguez l’umiltà; di Carla Mesa il talento, di Alba Galan l’allegria e di Verónica Virseda la sua disciplina».

Il tuo maggior rammarico?
«Nonostante sia felice, direi la lunga pausa che ho avuto tra i 18 e 24 anni per laurearmi in medicina».

Il tuo 2021?
«È stato un buon anno, ma poteva essere migliore».

Aspettative per il 2022?
«Entrare nella Top 16 e giocare il master finale».

Pregi e difetti?
«Credo che la mia più grande virtù sia lavorare sempre duramente e con positività. Come difetto, direi che sono abbastanza chiusa e spesso non riesco a trasmettere i miei sentimenti e quello che provo in determinati momenti».

Colpo preferito e dove migliorare?
«Sicuramente la bandeja, mentre devo migliorare sullo smash»

Ci parli della tua racchetta?
«Gioco con la Varlion LW Summum Prisma. Mi piace molto dato che ha tutte le caratteristiche che si adattano perfettamente al mio gioco. Un bel tocco, un ottimo controllo, ideale per la difesa e grazie al suo materiale, ottima per attaccare».

Cosa fai nel tempo libero?
«Purtroppo è sempre troppo poco, ma mi piace viaggiare, andare a cena fuori, passare del tempo con la mia famiglia e stare a casa a guardare un film».

Sogno nel cassetto?
«Essere la numero 1 del mondo, mi interessa di meno diventare ricca (ride, ndi)».


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