Cepero si racconta: "Giocare per tanto tempo e girare il mondo"

Lo spagnolo parla a 360° della sua lunga carriera (308 partite nel WPT) a soli 31 anni: "Rirtovare la forma dopo un brutto 2021"
Cepero si racconta: "Giocare per tanto tempo e girare il mondo"
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Álvaro Cepero nasce in Spagna a San Fernando il 26 aprile del 1991 ed a soli 31 anni ha già giocato ben 308 partite nel WPT con una percentuale di vittorie (137) pari al 44%. È attualmente numero 52 nel ranking WPT (n.46 della classifica FIP) e dopo aver cambiato un paio di compagni giocherà in coppia con Jesùs Moya. Il suo sogno più grande giocare ancora per tanti anni e girare il mondo.

Quando ha iniziato a giocare a padel?
«A 14 anni».

Cosa ti piace?
«Il guadagnare facendo ciò che amo. Se poi aggiungi che viaggi e conosci posti e culture sempre diverse, cosa si può volere di più».

A che età sei diventato professionista?
«A 18 anni quando mi sono trasferito a Madrid per dedicarmi totalmente alle competizioni».

La partita indimenticabile?
«Più di una, ma la più emozionante è stata battere Lebron e Belasteguin nel primo turno del WPT de La Coruña nel 2013 in coppia con il mio amico German Tamame. E poi giocare il Master Finale nel 2017 perché non tutti posso-no “vantarsi” di essere stati tra le prime 8 coppie al mondo».

Cosa ti ha colpito dei tuoi vari compagni?
«Sono molti e ho apprezzato tutte le loro qualità, ma se devo soffermarmi su uno in particolare, senza dubbio Navarro e la sua grande capacità di difendere in modo incredibile».

Se dovesse allenare una coppia maschile e femminile?
«Sceglierei Yanguas e Nieto, mentre per le donne la Ortega con la González».

Il più grande rimpianto in carriera?
«Le due operazioni al ginocchio, ho perso mesi e qualità nel gioco, ma lavoro duro ogni giorno per tornare ai miei livelli».

Un bilancio del 2021?
«È stato un anno molto difficile sotto molti punti di vista, compreso il problema del Covid e sono ovviamente deluso per non aver raggiunto i miei obiettivi, anche per colpa mia, dato che potevo dare di più. Allo stesso tempo, la mia più grande ricompensa è sapere che la mia famiglia è in salute».

Obiettivi per il 2022?
«Ritrovare la forma migliore e l’affinità con il mio nuovo compagno».

Pregi e difetti?
«Una cosa che vale per entrambi è il fatto che osservo sempre gli altri. Va bene per alcuni aspetti, ma dovrei pensare più spesso a me stesso».

Colpo preferito e dove migliorare?
«Bandeja e la vibora, mentre devo migliorare sui pallonetti»

Con quale racchetta giochi?
«Con la Siux Genesis black carbon, è una racchetta assoluta- mente perfetta per equilibrio, potenza e controllo».

Cosa fai nel tempo libero?
«Gioco a Call of Duty e sto con la mia ragazza e il mio cane Olivia».

Cosa pensi del padel in Italia?
«L’atmosfera che ho respirato al Foro Italico, la si vede in pochi posti al mondo ed è evidente che il vostro Paese è arrivato tra i top, sia per sviluppo che per passione».

Sogno nel cassetto?
«Padelisticamente parlando giocare ancora tanto tempo e girare il mondo, mentre se vogliamo essere più seri (ride, ndi), prendere finalmente la laurea, e non soltanto per me, ma soprattutto per mio padre che se lo merita»


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