Gutiérrez ed il magico 2022: "Io e Agustin ci crediamo!"

L'argentino esaltato dal suo anno e sul padel in italia dice: "È cresciuto moltissimo, torneo s Roma atmosfera unica"
Gutiérrez ed il magico 2022: "Io e Agustin ci crediamo!"
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L'Argentino, nato a San Luis il 15 giugno 1984, con 544 partite al suo attivo e una percentuale di vittorie (420) pari al 77%, Sanyo - questo è il vero pseudonimo con cui è noto a tutti noi -,è uno dei giocatori più forti di sempre ed è stato anche n. 1 al mondo. Famoso come “El Mago di San Luis”, soprannome che gli die- de un telecronista durante una delle sue tante magie in campo, gioca in coppia, già dalla fine della passata stagione, con Agustín Tapia, con cui occupa la posizione n. 3 (2 di coppia) nel ranking del World Padel Tour e con cui sta disputando un’ottima stagione; peccato per la brut- ta sconfitta di sabato a Santan- der, ma i giochi non sono ancora fatti. Conosciamolo meglio.

Quando hai iniziato a giocare a padel?
«A 7 anni».

Cosa ti piace?
«Innanzitutto che è il mio lavoro. È uno sport sano, molto coinvolgente, è facile da praticare, non richiede una grande preparazione fisica, copre molte fasce d'età ed è molto divertente e dinamico».

La partita indimenticabile?
«La finale del Master nel 2014 in cui sono diventato campione con Maxi Sanchez, battendo Juan e “Bela” nella loro ultima partita come coppia».

Ci parli dei tuoi compagni e cosa ti ha colpito di ognuno di loro?
«Ho avuto dei partner fantastici. Per l'abilità con la palla, Willy Lahoz, per come si sacrifica in campo Sebastian Nerone. Come virtuoso Agustín Tapia, mentre Maxi Sanchez è un gran lavoratore».

Se invece dovessi allenare dei giocatori?
«Apprezzo molto Ariana Sanchez e sono affezionato a Lucia Sainz. Negli uomini mi piace come gioca Coki Nieto e se dovessi scegliere una coppia, per affetto, direi Tello e Chingotto».

Hai rimpianti nella tua carriera?
«Fortunatamente no».

Aspettative per questa stagione?
«Stiamo vivendo un anno fantastico, e insieme nel 2022 abbiamo raggiunto 8 semifinali e vinto 5 titoli, non potevamo chiedere di più. Ora abbiamo avuto un rallentamento – in ultimo la brutta sconfitta di sabato scorso a Santander contro Navarro e Di Nenno - ma cercheremo di recuperare e di finire come abbiamo iniziato la prima parte di quest'anno, che è stata davvero eccezionale».

Pregi e difetti in campo?
«Il mio più grande pregio è la lettura tattica delle partite e la mia vibora, mentre devo migliorare la mia volée di dritto».

Ci parli della tua racchetta?
«Gioco con la SIUX SG Black Limited Edition, una racchetta ibrida e perfetta per le mie caratteristiche. Una racchetta di controllo, ma che ti permette di utilizzare la giusta potenza in momenti specifici di gioco».

Cosa fai nel tempo libero?
«Ho poco tempo libero e cerco di godermi la mia famiglia, i miei figli e mia moglie. Amo giocare a calcio e andare con i miei amici sui go-kart».

Cosa ne pensi del padel italiano?
«È cresciuto moltissimo, e il torneo di Roma al Foro Italico, dove sfortunatamente non ho potuto giocare, è stato incredibile sia per la location unica che per il calore del pubblico che ha riempito lo stadio».

Sogno nel cassetto?
«A livello sportivo l’ho esaudito, essere il n. 1 al mondo, mentre a livello personale quello di vedere i miei figli crescere e godere con loro di ciò che amano fare».


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