Cecilia Reiter saluta dopo il Mondiale: "25 anni indimenticabili"

L'argentina: "Ho realizzato i miei sogni. Non ho rimpianti, presto le novità sul mio futuro"
Cecilia Reiter saluta dopo il Mondiale: "25 anni indimenticabili"
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Nata il 30 marzo 1982 in Argentina, Cecilia Reiter si ritira a 40 anni con un messaggio su Instagram. Oltre 25 anni di professionismo ad altissimi livelli e reduce dai Mondiali di Dubai con la medaglia d’argento, Ceci ha deciso di porre fine alla sua carriera, dopo la recente sconfitta nei sedicesimi di finale nel WPT di Malmoe. La giocatrice di Buenos Aires ha vissuto il suo momento migliore al fianco di Carolina Navarro, con cui in 12 anni ha vinto di tutto, rimanendo per quasi 4 anni consecutivi al primo posto nella classifica mondiale. Una carriera incredibile: due volte campionessa del mondo a squadre, una volta campionessa del mondo in coppia, cinque volte vicecampionessa del mondo a squadre, campionessa del mondo Under 20 a squadre e ben 25 tornei vinti in carriera.

Quando ha iniziato a giocare a padel?

"A 11 anni, negli anni '90, quando il padel era di moda in Argentina. I miei genitori ci giocavano molto e passavo con loro tutti i fine settimana al club".

A quale età sei diventata professionista?

"Il mio primo torneo professionistico è stato nel 1999 con Valería Pavón quando avevo 17 anni e non sognavo certo tutto quello che sarebbe successo dopo".

Partite indimenticabili?

"La semifinale degli Internazionali di San Sebastian nel 2009 con Patty Llaguno, in cui abbiamo sconfitto per la prima volta Carolina Navarro e Alejandra Salazar, finendo poi per vincere il nostro primo torneo professionistico. E poi la finale degli Internazionali di Reserva del Higueron nel 2011, con Carolina Navarro, in un match di 4 ore e dopo 5 match point a favore di Patty Llaguno e Iciar Montes".

Ci parli delle tue compagne?

"Penso che tutte le mie compagne di squadra mi abbiano piacevolmente sorpresa, in particolare le capacità di Carolina Navarro di realizzare colpi impossibili in situazioni molto difficili".

Rimpianti?

"No, sono molto orgogliosa della strada che ho percorso e di tutto ciò che sono riuscita a fare negli ultimi 25 anni della mia carriera. Ovviamente ci sono decisioni che avrei voluto cambiare, ma credo che alla fine tutto questo faccia parte del viaggio e dell'apprendimento che porterò con me in futuro".

Pregi e difetti?

"La grinta con cui ho giocato ogni partita e la capacità di leggerla a livello tattico. Entrambe le cose mi hanno aiutato a compensare le mie carenze tecniche".

Puoi spendere due parole su StarVie?

"StarVie è stata la mia famiglia negli ultimi 12 anni e non solo il mio sponsor. Insieme abbiamo realizzato molti sogni, siamo arrivati in alto e mi hanno accompagnato anche nei momenti più complicati. Mi sono sempre sentita amata, sostenuta e supportata da ognuno in azienda e per me questo non ha prezzo".

Progetti per il futuro?

"Saranno ancora nel padel, ma per ora è un segreto, ne saprete di più a breve".

Sogno nel cassetto?

"Come giocatrice non ho più sogni da esaudire. Forse ora inizierò a sognare il padel da un'altra prospettiva, ma per ora voglio godermi questo momento speciale che sto vivendo".


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