Padel, divertimento e adrenalina: anche Eranio entra nella "gabbia"

L'ex Genoa e Milan dal calcio alle racchette: "Grazie a questo sport si incontrano i vecchi amici, e fa sempre piacere"
Padel, divertimento e adrenalina: anche Eranio entra nella "gabbia"
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Si allunga la schiera di ex calciatori che stanno scoprendo una seconda vita dentro a un campo da padel. Ex centrocampista, tra le altre, di Genoa, Milan e Derby County, Stefano Eranio ha seguito le orme dei tanti ex calciatori che ora si divertono dentro la "gabbia", sia per ritrovare quel DNA competitivo proprio degli atleti professionisti che per passare una giornata in compagnia, tra risate e divertimento. Perché è proprio questo il fattore decisivo della crescita esponenziale di questo sport: essere aggregante, socializzante e consentire di potersi ritrovare tra amici, praticando allo stesso tempo uno sport: «Mi piace molto il gioco anche se vorrei praticarlo di più - le parole di Stefano Eranio - ma appena posso gioco. Mi reputo un giocatore un po’ scarsino ma sono capace di migliorare in fretta». L'ex genoano, che con la maglia inglese del Derby County è stato votato nel 2009 tra i più forti giocatori del club, ci spiega il motivo che ha spinto tanti compagni di squadra a giocare a padel: «Beh, si passa da un campo grande, come quello di calcio, a uno più piccolo e si corre meno - risponde scherzando Stefano -, il padel è un modo per tenersi in condizione e in forma, anche se i dolori sono tanti. Soprattutto, grazie al padel si possono incontrare vecchi amici e questo fa sempre piacere». Tanti amici che Stefano ha incontrato il mese scorso, durante il Master dell'Exclusive Padel Cup svolto al Padel Club Tolcinasco gestito da Nicola Amoruso e Alessandro Budel. Oltre al padrone di casa, anche Stefano è sceso in campo, insieme a Nicola Legrottaglie, Mark Iuliano, Riccardo Maspero e Francesco Coco. Tra di loro l'adrenalina nel voler vincere è sempre tanta, come quando si correva sul rettangolo verde, ma c'è un fattore che secondo Stefano è determinante: «L'età gioca a loro favore - conclude l'ex milanista ed ex nazionale azzurro -, lo scopo principale è quello di stare insieme e divertirsi. Poi chiaramente anche tra di noi ci sono diversi giocatori che sanno giocare meglio a padel».


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