Tinti: obiettivo restare in top 10

Campione italiano già nel 2019, vuole rimanere tra i migliori giocatori azzurri e tornare in Nazionale
Tinti: obiettivo restare in top 10
3 min

Nato a Roma l’11 dicembre del 1991, Alessandro Tinti è un giocatore che con tanti sacrifici, passione ed un indubbio talento, si sta facendo notare da oltre 4 anni nel panorama nazionale, mantenendosi ben stabile nella top 10 del ranking italiano. Campione italiano nel 2019, ha giocato con la nazionale azzurra in occasione degli Europei di Marbella ed in Qatar ai Mondiali di Doha. Spettacolare e memorabile resta l’incidente avvenutogli nella semifinale dell’Open di Rende, in Calabria, quando Alessandro arrivò troppo violentemente contro uno dei vetri di fondo, che si frantumò provocandogli varie ferite. Nel 2023 giocherà con Federico Galli.

Quando hai iniziato?

«La prima volta è stato ad Ibiza, venendo dal tennis quando trovo una racchetta ed una pallina è amore a prima vista. Successivamente ho continuato a giocare nella zona Eur di Roma».

Quando sei diventato professionista?

«Da circa sei anni sono nei vertici della classifica italiana, ma è da quattro che mi alleno da vero professionista con il mio preparatore atletico Riccardo Piras, che mi aiuta molto e senza il quale non sarebbe la stessa cosa».

Le due partite indimenticabili?

«La prima sicuramente quando ho giocato contro Lebron e Galan vestendo la maglia azzurra al mondiale del 2021 e poi la vittoria del campionato italiano nel 2019 giocando in coppia con Nicolò Cotto»

Se dovessi scegliere un coach internazionale?

«Il coach di cui mi fido e con il quale già mi alleno è l’argentino Andrès Carlomagno».

E se dovessi allenare una coppia?

«Mi piacerebbe poter allenare Lebron e Galan, sarebbe tutto più semplice (ride ndi), sono perfetti».

Hai rimpianti?

«Il mio rimpianto è certamente non essere andato ad allenarmi in Spagna, ma non escludo di poterlo fare perché c’è ancora tempo».

Pregi e difetti?

«Il mio pregio è che non mollo mai un punto, cerco sempre di dare il massimo fino alla fine del match, mentre uno dei miei difetti è che sono molto agitato in campo e spesso questo mi penalizza».

Colpo preferito e dove migliorare?

«Il mio colpo preferito è l’uscita di parete di rovescio e ciò su cui devo ancora migliorare sono la bandeja e la vibora».

Aspettative per questa stagione?

«Mi aspetto di migliorare il mio ranking internazionale, di riuscire a giocare tutti i Premier Padel e restare sempre tra i top 10 della classifica italiana».

Sogno nel cassetto?

«Un vero e proprio sogno nel cassetto ancora non ce l’ho, per il momento punto a vincere più tornei possibili, ma soprattutto voglio tornare a vestire la ma


© RIPRODUZIONE RISERVATA