Denis Perino: "La mia nuova vita nel padel"

"Una disciplina che mi ha conquistato subito. E ora sogno una stagione da protagonista"
Denis Perino: "La mia nuova vita nel padel"
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Nato a Cordoba l’8 gennaio 1986, Denis Perino è un italo-argentino che è diventato professionista all’età di 17 anni, sotto la guida del famoso allenatore Nito Brea. Un vero “furetto” instancabile capace di coprire il campo da solo, ha fatto parte della Nazionale italiana ai recenti Mondiali a Dubai e sempre nel 2022 ha vinto con l’Orange Padel Club il campionato di Serie A. In questa stagione giocherà con Sergio Alba Sánchez.

Come hai iniziato?
«Ho iniziato a giocare a padel grazie a un mio compagno di calcio e da subito ho capito quanto fosse divertente».

Quando sei diventato professionista?
«All’età di 17 anni, quando ho iniziato a dedicarmi al 100% a questa disciplina e ad allenarmi con Nito Brea che mi ha dato una grande opportunità, contagiandomi totalmente».

Le due partite indimenticabili?
«La prima è quella giocata al WPT di Alicante nel 2019 dove insieme al mio compagno Marcello Jardim, abbiamo vinto contro Franco Stupaczuk e Matias Díaz. Indimenticabile anche la Coppa del Mondo nella partita contro l’Olanda, quando vestendo la maglia della Nazionale Italiana ho giocato in coppia con Marcelo Capitani».

Ci parli delle qualità dei tuoi compagni?
«La verità è che tutti i miei compagni mi hanno impressionato per qualcosa, ma se dovessi citarne uno in particolare direi senza dubbio Agustin Tapia, che a mio parere è il più abile del circuito».

Se dovessi scegliere un allenatore?
«Mi alleno con Pablo Crossetti ed è lui che vedo al mio fianco anche in futuro».

Se dovessi invece allenare una coppia?
«Senza dubbio Belasteguin e Sanyo Gutierrez, non per allenarli bensì per imparare dai migliori».

Hai qualche rimpianto in carriera?
«Non mi pento di nulla, credo che tutto ciò che accade sia per una ragione! E sono molto felice di come ho fatto la mia strada».

Pregi e difetti?
«Il mio pregio è quello di essere un giocatore combattivo, un vero guerriero, ma purtroppo non accetto facilmente le sconfitte e questo mi fa diventare “capriccioso”»

Colpo preferito e dove migliorare?
«Il mio colpo migliore è la volée di dritto. Sicuramente devo migliorare ancora molti aspetti, in particolare la volée di rovescio».

Che aspettative hai per questa stagione?
«Spero di riuscire a vincere più partite possibili, concludendo un'ottima stagione».

Quali sono le tue aspirazioni?
«Mi piacerebbe arrivare in vetta alla classifica mondiale, come tutti del resto».

Sogno nel cassetto?
«Fino all’età di 17 anni ho giocato a calcio e il mio sogno era di diventare un famoso calciatore, ma ora penso solo al padel».


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