Bea González guarda al futuro: "Pronta a stupire"

Per molti sarà presto in vetta al ranking: "Voglio migliorare ogni giorno, scalare la classifica e conquistare il primo posto"
Bea González guarda al futuro: "Pronta a stupire"
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Nata a Malaga, il 23 novembre del 2001, Beatriz González Fernández è una delle migliori giocatrici del circuito femminile, attualmente è la numero 5 della classifica WPT. Grande tecnica, esplosività, potenza e velocità sono le sue qualità. Gli addetti ai lavori sono certi che “Bea” diventerà presto la numero 1 del ranking. Vanta il 65% di vittorie nelle partite disputate; gioca in coppia con la “Doctora” Marta Ortega e vederle insieme in campo è davvero entusiasmante, come nell’ultima finale della tappa del WPT di domenica scorsa in Argentina, persa contro le numero 2 del ranking mondiale Gemma Triay e Alejandra Salazar.

Quali aspettative hai per questa stagione? «Il nostro obiettivo principale di coppia è migliorare giorno dopo giorno, continuare a imparare e goderci la fortuna di fare ciò che piace a entrambe. In termini di risultati, puntiamo a salire il più possibile in classifica».

Se fossi un allenatore, su quali giovani punteresti per il futuro? «Di sicuro su ragazzi della mia età come Javier Garrido, Delfi Brea e Marta Caparrós, anche se sono già una realtà».

In condizioni climatiche normali preferisci giocare all'aperto o indoor? «Al chiuso perché è così che sono abituata, anche durante gli allenamenti».

Chi sono secondo te i tre migliori giocatori della storia del padel nelle categorie maschile e femminile? «Per gli uomini Belasteguin, Juan Martín e Sanyo Gutiérrez, mentre nelle donne Alejandra Salazar, Carolina Navarro e Marta Marrero».

Chi è il tuo allenatore e cosa apprezzi di lui? «Al momento è Maxi Grabiel. Mi piace l'atteggiamento e la sua immensa energia, insieme alla serenità che ci trasmette anche nei momenti più difficili».

Durante gli allenamenti avete sessioni di studio con aspetti tecnici e tattici in cui analizzate le vostre partite e quelle dei vostri avversari? «Sì, certo. Riguardiamo sempre le nostre partite, analizziamo gli errori e gli aspetti dove possiamo migliorare. Studiamo anche i nostri avversari, questa è una parte fondamentale».

Se potessi "rubare" un colpo a un giocatore, a chi lo ruberesti? «Lo smash di Coello, è davvero speciale».

Tre consigli che daresti a un giocatore amatoriale per migliorare il suo livello? «Prima di tutto divertirsi in ogni momento; poi guardare molte partite, è un buon modo per imparare; e infine, allenarsi molto».

Se non fossi una professionista del padel, che lavoro ti piacerebbe fare? «Vorrei fare carriera in un altro sport oppure il preparatore atletico».

Che racchetta usi? «Gioco con la ASTRUM ERIS StarVie, è un'ottima racchetta. Mi trovo molto bene, ha tutto ciò di cui ho bisogno per giocare al meglio, sia in difesa che in attacco».


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