Padel, Di Nenno punta in alto: "In cima al ranking con Stupaczuk"

L'argentino è tornato a far coppia con il connazionale, con cui aveva giocato fino al 2016: dopo i mondiali vinti a Dubai con la loro nazionale, i 'Super Pibes' sono una delle coppie da battere
Padel, Di Nenno punta in alto: "In cima al ranking con Stupaczuk"
3 min

Martín Di Nenno è nato a Ezeiza il 18 marzo 1997. Attuale n.6 del ranking WPT e n. 3 nella classifica FIP, è soprannominato “El Rengo”. L’argentino da quest’anno torna in coppia con il connazionale Stupaczuk, con cui ha giocato fino al 2016. I Super Pibes, dopo aver vinto con la nazionale argentina gli ultimi mondiali a Dubai, hanno iniziato la stagione molto bene e sono certamente una delle coppie da battere.

Quali aspettative avete per questa stagione?
«Puntare sempre ad arrivare in finale e non ti nego che il nostro sogno è quello di diventare i n.1 al mondo».

Cosa ne pensi del fatto che ci siano così tanti circuiti? Sembra una buona opportunità, anche se deve essere un po' stancante.
«Proprio come dici tu. È bello viaggiare e gareggiare, ma arriva un momento in cui è troppo. Speriamo che in futuro tutto questo venga regolamentato e che ci sia un calendario più organizzato, sia in termini di numero di tornei che sotto l’aspetto della logistica».

Indoor o outdoor?
«Preferisco al chiuso, si gode di uno spettacolo più pulito nel gioco. Il padel è uno sport molto tattico e giocare in queste condizioni è per molti di noi ideale».

I tre migliori giocatori della storia del padel nelle categorie maschile e femminile?
«Fernando Belasteguin, Juan Martin Diaz e Mariano Lasaigues, quest'ultimo è stato il mio giocatore di riferimento per molti anni. Mentre nelle donne Alejandra Salazar, Gemma Triay e Carolina Navarro».

Chi è il tuo coach?
«Il mio attuale allenatore è Carlos Pozzoni. Ho iniziato con lui quest'anno insieme a “Stupa”. Ciò che apprezzo di più di lui è la quotidianità. È molto divertente e molto positivo, cerca costantemente di migliorarmi e io gliene sono molto grato».

Ci parli del tuo team?
«Abbiamo una squadra che ci aiuta a perfezionare e migliorare continuamente. Oltre a Carlos, le altre persone che collaborano sono Sebastian Mocoroa, e poi Lucas Centurión che si occupa delle statistiche delle partite. Anche Cristian Gutiérrez è con noi durante la settimana e ci porta tutta la sua visione ed esperienza. Tutti contribuiscono con la loro parte e così anche il nutrizionista, lo psicgo, il podologo, il preparatore atletico e il fisioterapista».

Se potessi "rubare" un colpo?
«Lo smash a Lebron, mi farebbe risparmiare di fare tante volte la bandeja e il mio fisico lo apprezzerebbe molto (ride, ndr)».

Cosa consiglieresti a un giocatore amatoriale?
«Mandare sempre la palla dall’altra parte, ma soprattutto divertirsi».

Se non avessi fatto il professionista?
«Mi sarebbe piaciuto allenare nel padel o qualcosa legato alla psicologia dello sport».

Ci parli della tua racchetta?
«Gioco con la Bullpadel Vertex Comfort 03, azienda che si occupa anche del mio abbigliamento e scarpe. È una racchetta molto comoda, che mi dà molta potenza».


© RIPRODUZIONE RISERVATA